Gli interessi moratori, figli di un dio minore, ovvero la negata estensione degli effetti dell'iscrizione ipotecaria agli interessi moratori...

L'argomento della prelazione ipotecaria degli interessi (art. 2855, comma 2, c.c.) è da sempre un argomento di notevole rilevanza pratica per i suoi riflessi sia in sede di ripartizione tra i creditori partecipanti ad un'esecuzione immobiliare del ricavato della vendita dell'immobile pignorato che in sede fallimentare. La Cassazione con la sentenza qui in commento riduce la portata della prelazione ipotecaria degli interessi, riconoscendola solo per quelli corrispettivi e negandola per gli atri aventi funzione risarcitoria (moratori). Una tale limitazione contrasta però con la disciplina dettata dal nostro codice civile in tema di interessi e, soprattutto, sulla qualificazione loro assegnata dall'art. 820, comma 3, c.c. di "frutti civili".