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Direzione scientifica di M. Alessandra Sandulli e Andrea Scuderi
20/01/2009
GIUSTIZIA / Reati

Il cappellano del carcere è soggetto attivo del delitto di concussione

Prendendo spunto da una "torbida" vicenda di favori sessuali "concessi" da alcuni detenuti al cappellano di un carcere, in cambio di non meglio precisati aiuti nella gestione della loro situazione penitenziaria, la Cassazione chiarisce che il suddetto, pur non essendo un pubblico ufficiale, deve essere qualificato "incaricato di un pubblico servizio". Ne deriva che il medesimo può, in presenza degli altri elementi tipici previsti dall'art. 317 c.p., rispondere del delitto di concussione.

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