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Zingale
Direzione editoriale di Massimiliano Mangano - Chiara Campanelli
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Direzione scientifica di M.
Alessandra Sandulli e Andrea
Scuderi
10/06/2010
GIUSTIZIA
/ Giudizio penale
Il diniego dell'affidamento in prova non può dipendere dalla mancata acquisizione della prova documentale e deve essere giustificato sul piano fattuale
Più che condivisibile il rigore interpretativo con il quale la prima sezione penale della Cassazione ha precisato che, in tema di procedimento di sorveglianza avente ad oggetto la concessione dell'affidamento in prova al servizio sociale (ma il principio è riferibile a tutte le misure alternative alla detenzione), il Tribunale di sorveglianza non può rigettare la richiesta del condannato adducendo la mancata acquisizione (o il mancato aggiornamento) della documentazione inerente l'osservazione della sua personalità, essendo, questo, onere che, in virtù di quanto disposto dagli artt. 666 e 678 c.p.p., incombe sullo stesso Tribunale e non certo sul condannato.
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