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Andrea Scuderi - Pino
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Direzione editoriale di Massimiliano Mangano - Chiara Campanelli
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Direzione scientifica di M.
Alessandra Sandulli e Andrea
Scuderi
22/09/2008
GIUSTIZIA
/ Giudizio penale
Il "distacco" dall'ufficio pubblico non vince la presunzione di pericolosità di cui all'art. 275 co. 3, c.p.p.
Il trasferimento dell'indagato ad un ufficio della pubblica amministrazione implicante lo svolgimento di funzioni diverse da quelle contestate al medesimo, in ordine al delitto di associazione di stampo mafioso, non costituisce un "nuovo elemento" idoneo a vincere la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere stabilita dall'art. 275 co. 3, c.p.p.. In tale ipotesi, infatti, il pericolo di reiterazione del reato continua a sussistere a causa delle relazioni allacciate nel tempo dall'indagato all'interno della P.A.. E' questo il principio, non del tutto condivisibile, affermato dalla sesta sezione penale della Cassazione con la sentenza n. 28780/2008.
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D.B.I. SRL - via B. Mattarella, n. 58 - 90011 Bagheria (PA) - P.IVA 04177320829 - Iscr. Trib. Palermo 41892 vol.343/165
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