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29/02/2012
GIUSTIZIA
/ Reati
Il suicidio del detenuto da sorvegliare "a vista": ne risponde l'agente penitenziario che si allontana
La posizione di garanzia posta in capo alla Polizia penitenziaria relativamente alla salute dei detenuti, implica che il personale preposto alla vigilanza dei suddetti risponda, a titolo di omicidio colposo, del suicidio di quei detenuti nei cui confronti non siano state eseguite le prescritte misure di vigilanza. Nella fattispecie, la Cassazione ha confermato una sentenza di condanna emessa contro un agente di Polizia penitenziaria che aveva omesso di sorvegliare "a vista" una detenuta che, approfittando dell'allontanamento del suo custode", si era impiccata alla sponda del letto.
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