La verifica dell'anomalia delle offerte e le fasi della procedura di scelta del contraente negli appalti pubblici alla luce delle novità del D.L. n. 70...

Il D.L. n. 70 del 2011, conv. in L. n. 106 del 2011, ha introdotto alcune importanti novità in materia di verifica dell'anomalia, con riferimento alla voce "costo del personale". Ci si chiede, quindi, se la prescrizione che impone il rispetto dei minimi salariali e degli oneri di salute e sicurezza, essendo prevista dal codice, dia luogo ad una causa di esclusione se vengono violati i minimi contrattuali, mentre è possibile fornire giustificazioni nel caso in cui il costo del lavoro, superiore ai minimi, ingeneri comunque un sospetto di anomalia. In altri termini, occorre valutare se la norma non sia interpretabile nel senso che essa impone sempre alle stazioni appaltanti e alle imprese, qualora il tipo di commessa lo consenta come nel caso dei lavori e di alcuni tipi di servizi, di accertare la congruità delle offerte sulla base della verifica della compatibilità delle scelte organizzative e produttive effettuate dal concorrente con la normativa concernente i minimi salariali contrattuali della manodopera. Si affronta, infine, la problematica relativa alla reintroduzione, in via transitoria, sempre ad opera del D.L. n. 70/2011, per tutti gli appalti sotto soglia comunitaria, sia di lavori, che di servizi e forniture, con una previsione di dubbia compatibilità comunitaria, della facoltà per le stazioni appaltanti, per un periodo di circa due anni e mezzo, di escludere automaticamente le offerte anomale, facoltà finora consentita a regime solo per appalti di lavori fino a un milione di euro e per appalti di servizi e forniture fino a 100.00 euro.