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La violenza sessuale contro le donne: profili normativi e giurisprudenziali
L'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo, con il patrocinio della Camera dei Deputati, ha organizzato per il 23 aprile 2009 presso l'Aula Magna della Corte d'Appello di Roma, un convegno che si propone di esaminare, anche attraverso l'analisi dell'evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia, l'adeguatezza della repressione penale anche in relazione agli obblighi internazionali in materia di diritti umani
La cronaca e le statistiche mostrano che la violenza sessuale contro le donne non accenna a diminuire.
La storia della normativa in materia solo da poco tempo ha dato testimonianza di un cambio di prospettiva (fino all’approvazione della Legge n. 66/96, il procedimento per stupro poteva aprirsi solo dietro una querela sporta dalla parte offesa, per esempio), considerando finalmente l’atto di violenza sessuale come reato vero e proprio contro la persona, invece di essere semplicemente un atto lesivo della morale pubblica.
Dall’intervento del legislatore in poi si sono susseguite una serie di sentenze, soprattutto della Cassazione, che hanno chiarito l’applicazione della norma.
Successivamente il primo passo per l'ulteriore adeguamento della normativa all'evoluzione della realtà sociale è stato compiuto nel giugno 2008, con l’approvazione del disegno di legge n. 06/08 che ha introdotto aggravanti quali l’utilizzo di sostanze stupefacenti, lo stato di gravidanza della vittima o il rapporto di dipendenza psicologica fra autore e vittima del reato, introducendo anche il reato di “stalking”, ossia di molestie reiterate, per cui la pena può arrivare senza aggravanti fino a 4 anni di reclusione.
Un ulteriore intervento normativo si è registrato con l’approvazione di un ddl concernente “Misure di sensibilizzazione e prevenzione, nonché repressione dei delitti contro la persona e nell’ambito della famiglia, per l’orientamento sessuale, l’identità di genere ed ogni altra causa di discriminazione”le cui disposizioni hanno introdotto nuove fattispecie di reato quali l'adescamento attraverso internet e la sottrazione di minori, nonchè il giudizio immediato per alcuni delitti come la violenza sessuale di gruppo e corruzione di minore.
Sulla base di questo contesto il convegno organizzato dall'Unione forenseper la tutela dei diritti dell'uomo si propone si propone di esaminare, anche attraverso le linee evolutive normaive e giurisprudenziali, "se la repressione penale sia oggi adeguata ad un delitto che per la sua aberrante manifestazione non solo frantuma quel minimo essenziale di libertà che è la libertà del corpo della donna, ma recide, talvolta in modo irreversibile, la consapevolezza dell'identità personale". Sotto questo aspetto assumono particolare rilievo sia l'esame degli obblighi di protezione, sia la conformità della repressione agli obblighi internazionali in materia di diritti umani, sia la comparazione normativa in materia di violenza sessuale".
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