Direzione scientifica di M. Alessandra Sandulli - Andrea Scuderi - Pino
Zingale
Direzione editoriale di Massimiliano Mangano - Chiara Campanelli
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Direzione scientifica di M.
Alessandra Sandulli e Andrea
Scuderi
01/03/2013
Libertà professionale e legislazione regionale: tendenze e itinerari delle professioni sportive
In seguito al mutamento costituzionale del 2001, le Regioni, hanno provveduto a riordinare le discipline previgenti in materia di professioni sportive. Tali interventi hanno mirato alla generalizzata previsione di misure volte ad imporre uno status professionale obbligatorio come presupposto necessario per esercitare un'attività nell'ambito sportivo e di misure per le quali al titolo abilitativo deve far seguito la necessaria iscrizione ad un albo. La Corte Cost. ha avuto varie occasioni, in questo periodo, di tracciare linee di interpretazione di questi assetti, pronunciandosi su problemi relativi al riparto di competenze tra Stato e Regioni sulla regolazione di professioni dello sport. Il saggio, dopo aver analizzato la giurisprudenza in materia, si interroga sull'ammissibilità della regola d'iscrizione obbligatoria in albi considerazione di principi costituzionali: artt. 4, 18 e 41. Si è riconsiderata la problematica senza trascurare che il diritto comunitario non vieta invece agli Stati di stabilire l'obbligo di iscrizione ad albi, purché ciò avvenga in ragione di pubblico interesse e l'iscrizione sia consentita senza discriminazioni. Inoltre, si dimostra che nell'esperienza analizzata sussistono interessi di carattere generale, non necessariamente di rilievo costituzionale, che potrebbero giustificare un intervento della legge volto a garantire standards minimi di qualità delle prestazioni per tutti i possibili utenti.
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