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Direzione editoriale di Massimiliano Mangano - Chiara Campanelli
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Alessandra Sandulli e Andrea
Scuderi
22/11/2010
GIUSTIZIA
/ Giudizio penale
Overruling in fase esecutiva: il mutamento di giurisprudenza operato dalle Sezioni Unite rende ammissibile la riproposizione della richiesta
Destinata a lasciare un segno tangibile sul panorama giurisprudenziale esistente, la sentenza che si segnala al lettore ha ritenuto, pur in assenza di una specifica pronuncia della Corte di Strasburgo sul caso esaminato, non più insormontabili gli argini preclusivi alla "riproposizione" di una richiesta in executivis. In forza di una lettura orientata delle norme sul procedimento di esecuzione, al lume delle indicazioni della Corte europea dei diritti dell'uomo (soffermatasi sull'interpretazione dell'art. 7 della Convenzione) nonché della Corte di Giustizia dell'Unione europea, la Suprema Corte ha fatto applicazione della dottrina della cd. "base legale", elaborata dalla Corte europea in relazione al principio di legalità, per interpretare la nozione di "medesimi elementi" di cui l'art. 666 comma 2 c.p.p.. Se ne ricava una preclusione endoprocedimentale caratterizzata dalla "cedevolezza" rispetto alla sopravvenienza di un mutamento della giurisprudenza ad opera delle Sezioni Unite della Cassazione. Da qui, ad avviso sommesso di chi scrive, le possibili analogie con il tema dell'overruling in sede de libertate, aspetto che in un futuro non troppo lontano potrebbe giocare, anche in riferimento ad un recente mutamento giurisprudenziale delle SS.UU in tema di dossier cautelare, un ruolo di non secondario rilievo sul versante speculare del c.d. "giudicato cautelare".
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