Restituzione nel termine e rinnovazione dell'istruzione dibattimentale: la Cassazione opta per l'esegesi "convenzionalmente" orientata

Con la sentenza che si segnala, la Suprema Corte di Cassazione ha fornito una soluzione esegetica al mancato coordinamento tra la nuova formulazione dell'art. 175 co. 2 c.p.p., novellato dalla Legge n. 60/2005, e la formulazione dell'art. 603 c.p.p., comma 4 (norma che collega la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale alle condizioni che la contumacia derivi da caso fortuito o da forza maggiore e che la mancata conoscenza del decreto di citazione non dipenda da un atteggiamento colposo o volontario). Adeguando il dato normativo codicistico ai dettami forniti dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, il giudice di legittimità ha riallineato la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale al nuovo sistema di restituzione nel termine, eliminando così l'ennesima defaillance strutturale rispetto ai parametri (recepiti, parzialmente, dal legislatore) forniti dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo.