Sezioni Unite: se il condannato è latitante o irreperibile, la dichiarazione o elezione di domicilio ex art. 677 co. 2 bis, c.p.p. non è necessaria

Le Sezioni Unite penali ribadiscono il carattere tassativo della condizione di ammissibilità posta, in tema di procedimento di sorveglianza instaurato dal condannato non detenuto, dall'art. 677 co. 2 bis (dichiarazione o elezione di domicilio) e, in ragione di tale principio, escludono che la condizione possa essere assolta dal difensore per conto del condannato (e ciò anche nelle ipotesi in cui l'istanza sia presentata direttamente dal legale ai sensi dell'art. 656 co. 5, c.p.p.). Si deroga a tale prescrizione solo quando il condannato risulti irreperibile o latitante, dovendosi, in questi casi, presumere l'interruzione del collegamento tra il difensore e l'assistito.