
ASSESSORATO DELL'ENERGIA E DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA'
DECRETO 31 ottobre 2018
G.U.R.S. 16 novembre 2018, n. 49
Aggiornamento, per l'anno 2019, dei canoni di utenza acqua pubblica previsti dall'art. 35 del testo unico di cui al regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 e ss.mm.ii..
IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL'ACQUA E DEI RIFIUTI
Visto lo Statuto della Regione approvato con decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455, convertito con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 luglio 1950, n. 878 (Norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana in materia di opere pubbliche) e successive modifiche e integrazioni;
Viste le norme legislative e regolamentari sull'amministrazione del patrimonio e la contabilità generale dello Stato;
Visti il regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici) e successive modifiche e integrazioni, nonché il regio decreto 14 agosto 1920, n. 1285 (Approvazione del regolamento per le derivazioni e utilizzazioni di acque pubbliche);
Vista la legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 (Norme in materia di bilancio e contabilità della Regione siciliana) e successive modifiche e integrazioni;
Vista la legge regionale 18 aprile 1981, n. 67 disciplinata dall'articolo 6 della legge regionale 24 agosto 1993, n. 24 (Riscossione dei tributi e di altre entrate e norme relative alle tasse sulle concessioni governative regionali), di recepimento del decreto legislativo 22 giugno 1991, n. 230;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, recante norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle dipendenze della Regione siciliana;
Visto il decreto legislativo 3 maggio 2006, n. 152 [N.d.R. recte: decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152] (Norme in materia ambientale);
Vista la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19 (Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali. Ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione) e successive modifiche e integrazioni;
Visto il regolamento di attuazione del titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19 emanato con decreto del Presidente della Regione siciliana 5 dicembre 2009, n. 12;
Visto il decreto del Presidente della Regione siciliana 14 giugno 2016, n. 12 (Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all'articolo 49, comma 1, della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9. Modifica del decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e successive modifiche e integrazioni);
Visto il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti 18 luglio 2016, n. 1065, con il quale è stato conferito all'ing. Giuseppe Dragotta l'incarico di dirigente responsabile del servizio 3 "Pianificazione, regolazione ed uso delle acque", con la medesima decorrenza;
Visto il decreto del Presidente della Regione siciliana 4 gennaio 2018, n. 8, con il quale è stato conferito all'ing. Salvatore Cocina l'incarico di dirigente generale del Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti dell'Assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità;
Visto il decreto legislativo 2 luglio 1993, n. 275 [N.d.R. recte: decreto legislativo 12 luglio 1993, n. 275] (Riordino in materia di concessione di acque pubbliche) recepito con legge regionale 15 marzo 1994, n. 5;
Vista la legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche) e successive modifiche e integrazioni;
Visto il regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 18 febbraio 1999, n. 238, recante disposizioni per l'attuazione di disposizioni in materia di risorse idriche;
Visto l'art. 3 del decreto 25 febbraio 1997, n. 90 del Ministero delle finanze di concerto col Ministero del tesoro, con il quale si stabilisce che l'aggiornamento dei canoni venga effettuato sulla scorta dei tassi di inflazione programmata (T.LP.) con cadenza triennale;
Visto l'art. 8 (Adeguamento canoni relativi alla derivazione ed utilizzazione di acque pubbliche e pertinenze idrauliche) della legge regionale 7 marzo 1997, n. 6;
Visto l'art. 15 (Canone per le utenze di acque pubbliche ad uso irriguo ed igienico) della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4;
Visto il decreto dell'Assessore per la presidenza 9 dicembre 2004, con il quale sono stati aggiornati i canoni demaniali unitari relativi all'uso di acqua pubblica per gli anni 2004, 2005 e 2006;
Visto il decreto del dirigente del servizio 8 del Dipartimento regionale dei lavori pubblici 6 agosto 2008, n. 1670, con il quale sono stati aggiornati i canoni demaniali unitari relativi all'uso di acqua pubblica per gli anni 2007, 2008 e 2009;
Visto il decreto del dirigente del servizio 8 del Dipartimento regionale di lavori pubblici 24 novembre 2009, n. 2271, con il quale sono stati aggiornati i canoni demaniali unitari relativi all'uso di acqua pubblica per gli anni 2010, 2011 e 2012;
Visto il decreto del dirigente del servizio 12 del Dipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti 21 dicembre 2012, n. 3682, con il quale sono stati aggiornati i canoni demaniali unitari relativi all'uso di acqua pubblica per gli anni 2013, 2014 e 2015;
Visto il decreto del dirigente del servizio 10 del Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti 16 dicembre 2015, n. 2456, con il quale sono stati aggiornati i canoni demaniali unitari relativi all'uso di acqua pubblica per gli anni 2016 e 2017;
Visto il decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti 27 novembre 2017, n. 1714, con il quale sono stati aggiornati i canoni demaniali unitari relativi all'uso di acqua pubblica per l'anno 2018;
Visto il "Documento di economia e finanza 2018" deliberato dal Consiglio dei Ministri il 26 aprile 2018, che ha previsto un tasso di inflazione programmata per l'anno 2019 pari all'1,2%;
Vista la nota di aggiornamento del "Documento di economia e finanza 2018", deliberata dal Consiglio dei Ministri il 27 settembre 2018, che ha confermato il tasso di inflazione programmata per l'anno 2019 pari all'1,2%; Considerato che la legge 5 gennaio 1994, n. 36 oltre ad avere fissato i canoni unitari per le varie tipologie di uso aveva anche stabilito che i canoni minimi per uso "consumo umano" e per uso "industriale" non potessero essere inferiori rispettivamente a L. 500.000 e a L. 3.000.000, e che il D.M. 2 marzo 1998, n. 258 aveva stabilito che, a decorrere dall'1 gennaio 1990, i canoni minimi per gli usi "industriale", ''piscicoltura", "igienico" e "idroelettrico" non potessero essere inferiori a L. 180.000;
Considerato che nelle varie disposizioni con cui a partire dal 1997 sono stati aggiornati, sulla base dei tassi di inflazione programmata, i canoni demaniali relativi all'uso di acqua pubblica, si è fatto riferimento agli usi e ai relativi canoni, unitari e minimi, stabiliti dalla legge 5 gennaio 1994, n. 36 non prendendo mai in considerazione l'importo dei canoni minimi previsti dal citato D.M. 2 marzo 1998, n. 258 che sono rimasti quindi inalterati;
Ritenuto di dovere porre rimedio a tale anomalia riaggiornando anche i canoni minimi di cui al punto precedente e che occorre a tal fine applicare agli stessi, in un'unica soluzione, gli aumenti applicati a tutti gli altri importi, unitari e minimi, dal 1997 al 2018;
Considerato che per effetto degli adeguamenti applicati annualmente, in relazione ai valori del T.I.P., i canoni via via aggiornati hanno subito dal 1997 al 2018 un aumento del 43 per cento circa, e che applicando oggi tale incremento ai canoni minimi per gli usi "piscicoltura", "igienico" e "idroelettrico", ancora oggi fissati in euro 92,96 gli stessi sarebbero dovuti essere pari nel 2018 a euro 132,93 e che a tale valore va applicato il T.I.P. per l'anno 2019;
Ritenuto, pertanto, di potere procedere all'aggiornamento degli importi unitari dei canoni per l'uso di acqua pubblica e dei canoni minimi per l'anno 2019;
Decreta:
Per l'anno 2019, i canoni unitari relativi agli usi di acqua pubblica e i relativi minimi sono aggiornati maggiorando quelli correnti nell'anno 2018 in misura pari al tasso di inflazione programmato fissato nell'1,2 per cento per l'anno 2019.
I nuovi importi unitari dei canoni demaniali per uso di acqua pubblica per l'anno 2019 e i relativi canoni minimi per ciascuna tipologia di uso dell'acqua sono quelli di seguito riportati:
Come previsto dall'art. 35 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, il concessionario corrisponderà il canone alle finanze della Regione siciliana di anno in anno, anticipatamente e comunque entro il 31 gennaio.
I versamenti relativi ai canoni di concessione acque pubbliche possono essere effettuati secondo una delle modalità appresso elencate:
a) Versamento diretto da effettuarsi presso l'Ufficio provinciale di cassa regionale a favore del "Cassiere della Regione siciliana", utilizzando l'apposito modello "121 T";
b) Versamento da effettuarsi sul conto corrente dell'Ufficio provinciale della cassa regionale, facendo riferimento alla provincia in cui ricade la fonte oggetto della derivazione, a mezzo bollettino di conto corrente postale o a mezzo bonifico bancario, utilizzando i dati di seguito riportati:
Nessun'altra modalità di pagamento (mod F23 o altro) potrà essere utilizzata.
Il pagamento dovrà essere effettuato dal concessionario che dovrà riportare, nei campi riferiti al versante, il cognome, il nome ed il domicilio completo di CAP (in caso di concessione rilasciata a più soggetti basterà riportare i dati del primo intestatario).
Per consentire a questo Dipartimento l'accertamento delle somme in entrata sul competente capitolo del bilancio regionale, al fine di potere univocamente abbinare ciascuna quietanza del Cassiere regionale al documento che costituisce titolo a derivare, nella causale di versamento dovranno essere tassativamente riportati:
- la dicitura "Cap. 2602/16";
- l'anno di riferimento del canone (esempio: "anno 2019");
- una stringa di n. 18 caratteri da compilare secondo una delle quattro modalità di seguito illustrate in relazione al titolo posseduto:
Copia dell'attestazione di pagamento dovrà essere inviata al servizio 3 del Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti nel caso di pratica per la quale sia già stato rilasciato il decreto di concessione ovvero all'ufficio del Genio civile territorialmente competente nel caso di pratica ancora in istruttoria.
Il presente decreto sarà pubblicato nel sito istituzionale del Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti, in ossequio all'art. 68 della legge regionale 12 agosto 2014, n. 21 come modificato dal comma 6 dell'art. 98 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 31 ottobre 2018.
COCINA