Direzione scientifica di M. Alessandra Sandulli - Andrea Scuderi - Pino
Zingale
Direzione editoriale di Massimiliano Mangano - Chiara Campanelli
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Direzione scientifica di M.
Alessandra Sandulli e Andrea
Scuderi
14/10/2014
GESTIONE DEL TERRITORIO
/ Edilizia
Abusi risalenti nel tempo: chi è causa del suo mal pianga se stesso!
Il mancato utilizzo delle reiterate opportunità di condono edilizio pone l'abusivo in una condizione oggettivamente incompatibile con i criteri di buona fede, soggettiva e oggettiva, che sono necessari al fine della ricostruzione di una condizione di legittimo affidamento tutelabile. La parte privata, pertanto, non potrà che imputare a se stessa la scelta di non avvalersi della soluzione di sanatoria eccezionale più volta offertagli dal legislatore e non può, a questo punto, reclamare "gratis" un condono di fatto, maturato per il solo trascorrere del tempo o perché la p.A. non avrebbe adeguatamente motivato sulle preminenti ragioni di pubblico interesse che imporrebbero, ancora oggi, il ripristino del corretto assetto urbanistico edilizio dei luoghi alterato dall'abuso commesso.
AVVISO - Ai sensi dell'art. 1, comma 1 del decreto-legge 22 marzo 2004,
n. 72, come modificato dalla legge di conversione 21 maggio 2004 n. 128
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D.B.I. SRL - via B. Mattarella, n. 58 - 90011 Bagheria (PA) - P.IVA 04177320829 - Iscr. Trib. Palermo 41892 vol.343/165
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