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Direzione editoriale di Massimiliano Mangano - Chiara Campanelli
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Scuderi
17/10/2016
GIUSTIZIA
/ Penale
La corte penale internazionale con la storica sentenza sul caso Al Mahdi riconosce la distruzione del patrimonio culturale come crimine di guerra
Con decisione dello scorso 27 settembre (ICC-01/12-01/15-171 27 September 2016 - Trial Chamber VIII - The Prosecutor v. Ahmad Al Faqi Al Mahdi) la Corte Penale Internazionale (CPI) ha condannato Ahmad Al Faqi Al Mahdi a nove anni di reclusione per aver intenzionalmente diretto gli attacchi che hanno causato la distruzione di alcuni storici edifici di culto a Timbuktu, nel Mali. La decisione, adottata in applicazione dell'art. 8 (2) lett. e) (iv) dello Statuto della CPI, riveste straordinario interesse in quanto prima statuizione della Corte in relazione a reati che offendo il patrimonio culturale, religioso e storico.
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