Le sanzioni alternative in materia di appalti pubblici: natura, funzioni e questioni applicative

Il d.lgs. 20 marzo 2010, n. 53 ha introdotto rilevanti novità in materia di procedure di aggiudicazione di appalti pubblici e di ricorso all'autorità "sanzioni alternative". Sulla natura e sulla funzione da attribuire alle sanzioni non vi è tutt'oggi in dottrina un'unanimità di vedute ed infatti l'individuazione della loro esatta qualificazione e della natura del potere attribuito al giudice continuano ad accendere accesi dibattiti tra gli interpreti. La normativa in questione è chiamata in particolare a rispondere alle concrete esigenze di effettività e proporzionalità richieste dalla materia dei contratti pubblici. Soltanto tramite l'efficace coordinamento tra le due normative di riferimento è possibile infatti riconoscere alle sanzioni di cui all'art. 123 c.p.a. un'effettiva funzione deterrente capace di dissuadere le stazioni appaltanti dalla stipula di contratti aggiudicati illegittimamente garantendone la legalità.