Direzione editoriale di Massimiliano Mangano - Chiara Campanelli
Ecco gli schemi per la redazione dei ricorsi per cassazione
In allegato gli schemi per la redazione dei ricorsi in materia civile e tributaria e dei ricorsi in materia penale oggetto dei protocolli stipulati dal CNF e dalla Corte di Cassazione.
Lo scorso 17 dicembre, il Primo Presidente della Corte di cassazione e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense hanno stipulato due distinti protocolli (che trovate allegati alla notizia) - uno per la materia civile e tributaria e uno per la materia penale - con l'obiettivo di favorire la chiarezza e la sinteticità degli atti processuali e di formulare raccomandazioni per la redazione dei ricorsi funzionale a facilitarne la lettura e la comprensione da un lato e a dare maggiori certezze agli avvocati circa i criteri di autosufficienza e quindi di ammissibilità degli stessi dall'altro.
Le raccomandazioni, in particolare, collegano alla sinteticità e chiarezza degli atti difensivi una effettiva comprensione del loro contenuto essenziale, con effetti positivi sulla chiarezza e celerità della decisione; e definiscono i precisi limiti del principio di autosufficienza, alla luce di effettivi e concreti dati normativi.
Nei Protocolli viene indicato uno schema redazionale dei ricorsi, che ne definisce i limiti di contenuto e ne agevola l'immediata comprensione da parte del giudicante, senza che l'eventuale mancato rispetto della regola sui limiti dimensionali comporti un'automatica sanzione di tipo processuale.
Vengono fornite, altresì, alcune indicazioni per l'attività di difesa, l'osservanza delle quali ottempera al principio di autosufficienza.
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