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ASSESSORATO DELLA SALUTE

DECRETO 9 ottobre 2019

G.U.R.S. 22 novembre 2019, n. 52

Nuovo modello organizzativo del Centro regionale per i trapianti di organi e tessuti, in recepimento delle indicazioni di cui all'Accordo C.S.R. del 14 dicembre 2017.

L'ASSESSORE PER LA SALUTE

Visto lo Statuto della Regione;

Vista la legge n. 833 del 23 dicembre 1978 e ss.mm.ii.;

Visto il D.Lgs. n. 502 del 30 dicembre 1992 e ss.mm.ii.;

Vista la legge regionale n. 30 del 3 novembre 1993 e ss.mm.ii.;

Vista la legge regionale n. 25 del 6 aprile 1996;

Visto il D.P.R. n. 483 del 10 dicembre 1997;

Vista la legge n. 91 dell'1 aprile 1999, recante "Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti";

Visto il D.Lgs. n. 229 del 19 giugno 1999;

Visto il D.Lgs. n. 220 del 27 marzo 2001 [N.d.R. recte: D.P.R. n. 220 del 27 marzo 2001];

Visto il D.Lgs. n. 165 del 30 marzo 2001, recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione" e ss.mm.ii.;

Vista la delibera della Giunta di Governo della Regione siciliana n. 202 del 5 maggio 2006;

Vista la legge regionale n. 5 del 14 aprile 2009 e ss.mm.ii.;

Vista la delibera della Giunta di Governo della Regione siciliana n. 349 del 4 ottobre 2010;

Visto il D.A. n. 2719 del 10 novembre 2010, recante l'approvazione del nuovo modello organizzativo del Centro regionale trapianti;

Visto il Piano sanitario regionale "Piano della salute 2011-2013";

Visto il D.A. n. 754 del 26 aprile 2011, recante "Regolamentazione tariffe relative alle procedure di osservazione, prelievo e trapianto";

Visto il D.A. n. 1224 del 30 giugno 2011, recante "Definizione del Polo di funzionamento regionale del registro nazionale italiano donatori di midollo osseo per la ricerca e il reperimento di cellule staminali emopoietiche da donatori non consanguinei";

Visto il D.A. n. 1494 del 4 agosto 2011, recante "Nomina coordinatori locali per i trapianti";

Visto il D.A. n. 1655 dell'8 settembre 2011, recante "Interventi per l'incremento delle attività di donazione, di prelievo e di trapianto di organi e tessuti";

Visto il D.L. n. 95 del 6 luglio 2012, coordinato con la legge di conversione n. 135 del 7 agosto 2012, recante "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianze dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario";

Visto il D.L. n. 158 del 13 settembre 2012, coordinato con la legge di conversione n. 189 dell'8 novembre 2012, recante "Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello della salute";

Visto il D.Lgs. n. 39 dell'8 aprile 2013, recante "Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'art. 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190" (Piano Nazionale Anticorruzione);

Visti i CC.CC.NN.LL. dell'Area della dirigenza medica e veterinaria, dell'area SPTA, nonché del comparto per le parti ad oggi valide ed efficaci;

Visto il D.A. n. 1735 del 22 ottobre 2014, recante "Funzionamento del Centro regionale trapianti e adozione del progetto donazione e trapianti";

Visto il D.A. n. 2274 del 24 dicembre 2014, recante "Approvazione delle linee di indirizzo regionali recanti i criteri e le procedure per il conferimento degli incarichi di direzione di struttura complessa a dirigenti sanitari (area medica, veterinaria e del ruolo sanitario) in attuazione dell'art. 15, comma 7-bis, del D.Lgs. n. 502/1992 e ss.mm.ii.";

Visto il D.A. n. 1380/2015 del 5 agosto 2015, con il quale è stato approvato il documento recante "Linee di indirizzo per la rideterminazione delle dotazioni organiche delle aziende del Servizio sanitario regionale" che, rimodulato secondo le determinazioni assunte dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 192 del 28 luglio 2015, costituisce parte integrante dello stesso decreto, nelle more della imminente adozione ed approvazione delle linee guida sulle dotazioni organiche siccome conformi alla nuova Rete ospedaliera di cui al D.A. n. 22 dell'11 gennaio 2019;

Vista la legge n. 208 del 28 dicembre 2015 e ss.mm.ii., contenente "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", ed in particolare l'art. 1, commi 541, 542 e 543;

Visto il D.A. n. 417 del 15 marzo 2016, recante "Istituzione del tavolo tecnico permanente per l'implementazione delle attività di procurement e di sensibilizzazione alla donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto e istituzione del comitato aziendale per l'implementazione delle attività di procurement";

Visto il D.A. n. 902 del 3 maggio 2017, recante "Rinnovo Comitato regionale del Centro regionale trapianti di organi e tessuti";

Visto il D.Lgs. n. 74 del 25 maggio 2017, con il quale sono state apportate modifiche al D.Lgs. n. 150/2009 in attuazione dell'art. 17, comma 1, lett. r) della legge n. 124 del 7 agosto 2015;

Visto il D.Lgs. n. 75 del 25 maggio 2017, contenente modifiche ed integrazioni al D.Lgs. n. 165/2001;

Visto il D.A. n. 1060 dell'8 giugno 2018, recante "Nuovo modello organizzativo del Centro regionale trapianti";

Vista la deliberazione della Giunta di Governo della Regione siciliana n. 191 del 16 maggio 2019, avente ad oggetto "Approvazione disegno di legge: Norme per l'istituzione dell'Azienda regionale emergenza urgenza della Sicilia (A.R.E.U - Sicilia)" e, in particolare, l'art. 4 del disegno di legge di iniziativa governativa con la stessa approvato, rubricato "Centro regionale per i trapianti e Centro regionale per la trasfusione del sangue", che al comma 1 prevede che "Al fine di dare attuazione alle funzioni in materia di prelievo e di trasporto di organi, secondo quando indicato dalla lettera d) del comma 2 dell'art. 1, il Centro regionale per i trapianti di organi e di tessuti (C.R.T.), attualmente unità operativa complessa allocata all'interno del Dipartimento dell'emergenza urgenza dell'A.R.N.A.S. "Civico - Di Cristina - Benfratelli" di Palermo, con funzioni e obiettivi sovraziendali ai sensi della legge n. 99 dell'1 aprile 1991 e della legge regionale n. 25 del 6 aprile 1996, nonché del decreto assessoriale n. 2719 del 10 novembre 2010 e del decreto assessoriale n. 1060 dell'8 giugno 2018, è costituito in struttura complessa all'interno dell'AREU Sicilia. L'Azienda, pertanto, succede integralmente in tutti i rapporti attivi e passivi - compresi i rapporti di lavoro in essere - del preesistente C.R.T. ";

Visto il D.A. 31 luglio 2019, con il quale, in attuazione dell'art. 9, comma 4, della legge regionale n. 5/2009 e ss.mm.ii., è stato approvato il documento recante "Linee guida per l'adeguamento degli atti aziendali al documento di riordino della rete ospedaliera approvato con D.A. n. 22 dell'11 gennaio 2019. Indirizzi operativi" che, siccome approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 252 dell'8 luglio 2019, costituisce parte integrante del presente decreto;

Visto l'art. 68, comma 4, legge regionale n. 21 del 12 agosto 2014 e successive modificazioni, che prevede che i decreti assessoriali, contemporaneamente alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, devono essere per esteso pubblicati nel sito internet della Regione siciliana;

Considerato che il Centro nazionale trapianti ha predisposto un documento di indirizzo per identificare e implementare buone pratiche organizzative, cliniche e amministrative finalizzate a migliorare l'efficienza e la qualità del processo di donazione degli organi a scopo di trapianto, denominato "Programma nazionale donazione organi 2018-2020", coinvolgendo la Consulta tecnica permanente per i trapianti nonché le Società scientifiche di settore;

Considerato che tale Programma è stato oggetto dell'Accordo Conferenza Stato-Regioni del 14 dicembre 2017 (Rep. Atti n. 225/C.S.R.);

Considerato che con D.A. n. 446 del 20 marzo 2019 la Regione siciliana ha recepito il suddetto Accordo;

Considerato che il richiamato Programma - alla sezione C, "raccomandazioni organizzative" - prevede che vengano assunte misure sia a livello regionale che locale al fine di migliorare il processo di donazione;

Considerato che, con particolare riferimento al livello regionale, costituisce obiettivo di carattere generale per una ottimizzazione della governance la condivisione strategica degli obiettivi, dei metodi e della programmazione delle risorse e dell'analisi dei risultati in base alla sostenibilità e al potenziale di attività, e pertanto il coordinatore regionale del Centro per i trapianti e il Comitato regionale trapianti debbono operare, nel concreto, in modo sistematico e con programmazione annuale in collaborazione con l'Amministrazione regionale per la definizione del fabbisogno e degli strumenti operativi, del ruolo delle singole strutture sanitarie, per la valutazione dei risultati e relative criticità;

Considerato che il "Centro regionale trapianti", secondo il Programma nazionale per la donazione, svolge altresì funzioni operative di coordinamento del processo di donazione e trapianto del territorio regionale e, allo scopo, si avvale di specifiche professionalità che garantiscono e coordinano h. 24 l'intero processo di donazione e trapianto (procurement, allocazione degli organi, liste di attesa, logistica), curando nel contempo i rapporti con il C.N.T. operativo;

Considerato che con D.A. n. 605 dell'8 aprile 2016 la dott.ssa Bruna Piazza, dirigente medico anestesista in servizio presso l'A.R.N.A.S. "Civico - Di Cristina - Benfratelli" di Palermo, è stata nominata coordinatore del Centro regionale trapianti, per la durata di anni 5 a far data dal 23 aprile 2016;

Preso atto che con D.A. n. 1060 dell'8 giugno 2018 il Centro regionale trapianti è stato costituito come unità operativa complessa, nel contesto del Dipartimento di emergenza-urgenza dell'A.R.N.A.S. "Civico - Di Cristina - Benfratelli" di Palermo;

Ritenuto che l'aumento dell'attività trapiantologica nel rispetto di elevati standard di qualità e sicurezza richiede, anche alla luce di quanto disposto dal Programma nazionale della donazione, una complessiva riorganizzazione delle attività del livello regionale di coordinamento;

Ritenuto, conseguentemente, che la riorganizzazione del coordinamento regionale che si intende porre in essere prevede di dare evidenza, con profili definiti di attività e di responsabilità, ai compiti di governance del sistema trapiantologico regionale e ai compiti di coordinamento operativo del processo di donazione e trapianto della Regione siciliana, mediante l'individuazione di due nuove Aree di competenza, e segnatamente la "Area di coordinamento e governance della rete regionale", che verrà diretta da una figura che assuma il ruolo di coordinatore regionale per i trapianti con la funzione di garantire e assicurare, d'intesa con il Comitato regionale per i trapianti, la governance del sistema regionale, e la "Area del coordinamento operativo del processo di donazione e trapianto di organi e tessuti", che verrà diretta da una figura che assuma il ruolo di coordinatore delle attività regionali di procurement e trapianto di organi e tessuti, con l'ulteriore compito di garantire il coordinamento operativo di tutto il processo di donazione e di trapianto;

Dato atto che le funzioni e i compiti delle suddette Aree sono meglio dettagliate nella parte dispositiva del presente decreto;

Ritenuto, in definitiva, necessario e opportuno, alla luce dell'esperienza fin qui maturata, nelle more dell'approvazione del disegno di legge recante l'istituzione della nuova Azienda regionale per l'emergenza urgenza della Regione siciliana (che, come sopra accennato, determinerà la riorganizzazione del C.R.T. disponendone la competenza, previa istituzione di apposita U.O.C., in capo all'istituenda AREU), procedere alla revisione e sostituzione del modello organizzativo vigente del Centro regionale per i trapianti di organi e tessuti di cui ai già citati DD.AA. n. 2719 del 10 novembre 2010 e n. 1060 dell'8 giugno 2018;

Preso atto della nota prot. n. 2256 del 17 settembre 2019, con la quale il Centro nazionale trapianti, a seguito della trasmissione di rito dell'adottando provvedimento da parte dell'Assessorato della salute della Regione siciliana, ha espresso parere favorevole in relazione al nuovo modello organizzativo di cui al presente decreto;

Decreta:

Art. 1

1. E' approvato - in ottemperanza al disposto della legge regionale n. 25 del 6 aprile 1996, nonché dell'art. 10 della legge n. 91 dell'1 aprile 1999 - il nuovo modello organizzativo del Centro regionale per i trapianti di organi e tessuti, d'ora innanzi "C.R.T.", ad espressa integrazione e modifica del D.A. n. 2719/2010 e del D.A. n. 1060/2018, le cui previsioni, per le parti modificate dal presente decreto, cessano di avere efficacia.

Art. 2

1. Il C.R.T. di cui all'art. 10 della legge n. 91 dell'1 aprile 1999 è istituito presso l'A.R.N.A.S. "Civico - Di Cristina - Benfratelli" di Palermo ed è a sua volta articolato in n. 2 aree: "Area di coordinamento e governance della rete regionale" (disciplinata al successivo comma 2) e "Area del coordinamento operativo del processo di donazione e trapianto di organi e tessuti" (disciplinata al successivo comma 5).

2. L'area di coordinamento e governance della rete regionale del C.R.T. è una struttura con funzioni sovraziendali, a cui sono affidati i seguenti compiti:

- programmazione regionale delle attività di donazione e trapianto;

- rapporti istituzionali, sia regionali che nazionali;

- applicazione dei programmi di qualità e di governo clinico regionali e del C.N.T., volti all'incremento della donazione e trapianto di organi e tessuti;

- gestione dei programmi di formazione del personale sanitario in materia di donazione e trapianto di organi e tessuti;

- gestione dell'attività di comunicazione per la promozione della donazione di organi e tessuti;

- gestione delle azioni di miglioramento e allineamento indicate dal CNT, del rischio clinico, della formazione, dell'applicazione dei programmi di innovazione, ricerca e sviluppo;

- gestione del sistema informativo regionale dei trapianti;

- gestione del registro regionale pazienti sottoposti a trattamento dialitico.

3. Il responsabile dell'Area di cui al precedente comma 2 presiede il Comitato regionale per i trapianti e assume il ruolo e le funzioni di coordinatore del Centro regionale per i trapianti di organi e tessuti.

4. Il coordinatore regionale per i trapianti è nominato con decreto dell'Assessore per la salute della Regione siciliana tra i direttori di U.O.C. che abbiano acquisito una esperienza nel settore trapianti, operanti nel territorio della Regione siciliana.

5. L'Area di coordinamento operativo del processo di donazione e trapianto di organi e tessuti è una U.O.C. dell'A.R.N.A.S. "Civico - Di Cristina - Benfratelli" di Palermo, che assume la denominazione di "U.O.C. per il coordinamento operativo delle donazioni e del trapianto di organi e tessuti del Centro regionale trapianti" con acronimo C.R.T.O. (C.R.T. - Operativo) e svolge le seguenti funzioni:

- raccolta delle segnalazioni dei potenziali donatori dagli ospedali della rete regionale;

- valutazione, congiuntamente al C.N.T. operativo e agli operatori degli ospedali di prelievo e di trapianto, di idoneità e sicurezza degli organi e tessuti proposti;

- allocazione degli organi per il programma regionale;

- coordinamento dei trasporti di organi ed équipe di prelievo e di trapianto, e dei pazienti in attesa di trapianto;

- restituzione dei risultati delle donazioni ed assolvimento del debito informativo verso il C.N.T.;

- gestione della lista dei pazienti in attesa di trapianto presso i centri della Regione;

- segnalazione degli eventi e reazioni avversi gravi.

6. Il direttore dell'U.O.C. di cui al superiore comma 5 è individuato tra i dirigenti medici del S.S.N. con le procedure di cui all'art. 15, comma 7, del D.Lgs. n. 502/1992 e ss.mm.ii., e opera in collaborazione con il coordinatore regionale per i trapianti.

7. Nelle more dell'attivazione delle suddette procedure, le funzioni di direzione della suddetta unità operativa vengono attribuite al coordinatore regionale attualmente in carica, nominato con D.A n. 605 dell'8 aprile 2016, sino alla scadenza naturale dell'incarico quinquennale allo stesso già conferito.

Art. 3

1. Il Comitato regionale per i trapianti di cui all'art. 11, comma 2, della legge n. 91/1999, è composto:

- dal coordinatore regionale per i trapianti, che lo presiede;

- dal direttore dell'U.O.C. "C.R.T.O." presso l'A.R.N.A.S. "Civico - Di Cristina - Benfratelli" di Palermo;

- da due coordinatori locali;

- da un dirigente dell'Assessorato della salute della Regione siciliana;

- da un esperto nel settore dei prelievi di organi e tessuti;

- dal direttore del laboratorio di immunogenetica convenzionato con il C.R.T.;

- dai responsabili dei centri autorizzati ai trapianti di organo solido nella Regione;

- da un rappresentante delle banche di tessuti attive nella Regione siciliana;

- da un rappresentante dei centri di trapianto di cellule staminali emopoietiche;

- da un rappresentante dell'AIDO e da un rappresentante delle Associazioni di pazienti trapiantati maggiormente rappresentative a livello regionale e/o nazionale. (1)

2. Il Comitato regionale per i trapianti delibera gli indirizzi tecnico-operativi per lo svolgimento delle attività di prelievo e di trapianto di organi in Regione e approva la relazione annuale e il piano programmatico predisposti dal coordinatore regionale per i trapianti.

(1)

Per il rinnovo del comitato regionale del centro regionale trapianti di organi e tessuti, si rimanda al D.A. Salute 10 settembre 2024, n. 1077.

Art. 4

1. Gli oneri per il funzionamento del C.R.T. sono a carico delle risorse del Fondo sanitario regionale e vengono annualmente determinati e assegnati, con vincolo di destinazione a favore del medesimo C.R.T., all'A.R.N.A.S. "Civico - Di Cristina - Benfratelli" di Palermo.

2. La predetta dotazione finanziaria annuale verrà corrisposta alla citata A.R.N.A.S. a copertura delle spese complessive, determinando un corrispondente incremento del tetto di spesa dell'Azienda alla stessa assegnate, da ultimo, con il D.A. n. 1380/2015.

3. L'A.R.N.A.S. "Civico - Di Cristina - Benfratelli" di Palermo assicurerà tutte le funzioni amministrative necessarie, ivi compreso l'approvvigionamento di beni e servizi e di prestazioni professionali occasionali occorrenti per il regolare svolgimento delle attività istituzionali delle due Aree del C.R.T. L'A.R.N.A.S. avrà cura di trasmettere annualmente all'Assessorato della salute della Regione siciliana un rendiconto, controfirmato dal coordinatore regionale per i trapianti e dal direttore del C.R.T.O., dei costi sostenuti.

Art. 5

1. Il direttore generale dell'A.R.N.A.S. "Civico - Di Cristina - Benfratelli" di Palermo adegua il proprio atto aziendale al presente decreto e definisce, all'interno della dotazione organica complessiva dell'Azienda, la dotazione organica del C.R.T., nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia, da presentare all'Assessorato della salute della Regione siciliana per la prescritta autorizzazione di cui all'art. 16 della legge regionale n. 5/2009 e ss.mm.ii.

2. La determinazione della dotazione organica del Centro dovrà essere effettuata tenendo conto dei criteri e parametri previsti dall'Accordo della Conferenza Stato- Regioni del 24 gennaio 2018, commisurata all'effettivo fabbisogno funzionale al raggiungimento degli obiettivi strategici assegnati ed alla compatibilità con la dotazione finanziaria destinata al Centro.

3. Ai fini dell'adeguamento dell'assetto organizzativo del Centro secondo quanto previsto dal presente decreto, il direttore generale dell'A.R.N.A.S. provvederà ad assegnare con proprio atto interno al coordinatore regionale per i trapianti e al direttore del C.R.T.O. le rispettive dotazioni economiche nonché i rispettivi spazi, risorse strumentali e personale in relazione ai compiti assegnati dal presente decreto, adottando tutti i necessari provvedimenti in materia di personale necessari per garantire la continuità assistenziale.

Art. 6

1. Per il funzionamento del C.R.T., il direttore generale dell'A.R.N.A.S., su proposta del coordinatore regionale per i trapianti del C.R.T., è autorizzato a stipulare, nell'ambito del finanziamento complessivo, convenzioni e/e protocolli d'intesa con Aziende sanitarie e ospedaliere, università, enti pubblici e privati, in armonia con la normativa vigente in materia e limitatamente alle funzioni ascritte.

Art. 7

1. Per ciascuna Azienda sanitaria provinciale e per ogni Azienda ospedaliera costituenti sede di una unità operativa di rianimazione è nominato dal relativo direttore generale, su proposta del coordinatore regionale per i trapianti e sentito il direttore del C.R.T.O., un coordinatore locale, scelto tra i medici che abbiano maturato esperienza nel campo dei prelievi e dei trapianti di organi e di tessuti. Il coordinatore locale dura in carica cinque anni e può essere revocato su proposta motivata del coordinatore regionale per i trapianti.

2. Al coordinatore locale viene attribuito uno specifico debito orario per lo svolgimento delle funzioni sopraelencate, siccome definite dal direttore generale dell'Azienda d'intesa con il coordinatore regionale per i trapianti.

3. Il coordinatore locale svolge i compiti di cui all'art. 12 della legge n. 91 dell'1 aprile 1999. In particolare:

a) assicura, tramite il sistema informativo dei trapianti, l'immediata comunicazione dei dati relativi al donatore propedeutica all'assegnazione degli organi;

b) coordina gli atti amministrativi relativi agli interventi di prelievo;

c) cura i rapporti con le famiglie dei donatori;

d) organizza, nel territorio di riferimento, le attività di informazione, di educazione e di crescita culturale della popolazione in materia di trapianti;

e) relaziona periodicamente alla direzione generale dell'Azienda di appartenenza e al coordinatore regionale sull'attività svolta;

f) compila: il Registro locale dei cerebrolesi; il Registro locale dei prelievi effettuati; il Registro locale delle cause di mancata effettuazione dei prelievi;

g) assicura un costante monitoraggio dei potenziali donatori di organi;

h) sottopone al coordinatore regionale le proposte e i progetti per la realizzazione di iniziative finalizzati al miglior perseguimento dei propri compiti;

i) svolge ogni ulteriore attività prevista dalle norme organizzative interne o delegata dal coordinatore regionale.

4. Nell'espletamento dei compiti di cui sopra, i coordinatori locali possono avvalersi di collaboratori scelti tra il personale sanitario e amministrativo, da individuare con apposite determine di servizio, operante in posizione di staff rispetto alle direzioni delle strutture sanitarie e ospedaliere di appartenenza, funzionalmente dipendenti dal coordinatore regionale.

5. Le Aziende ospedaliere e le Aziende sanitarie provinciali sono tenute ad assicurare i mezzi, le risorse tecnico- sanitarie e di supporto per l'espletamento dei compiti dei coordinatori locali.

Art. 8

1. Tutte le disposizioni di cui al D.A. n. 2179 dell'11 novembre 2010 [N.d.R. recte: D.A. n. 2719 del 10 novembre 2010] e al D.A. n. 1060 dell'8 giugno 2019 che non si pongono espressamente in contrasto con quelle di cui al presente decreto sono fatte salve e in questa sede devono intendersi richiamate, costituendo parte integrante del nuovo modello organizzativo del Centro regionale per i trapianti di organi e tessuti.

2. Il presente decreto, della cui esecuzione è incaricato l'Assessorato della salute della Regione siciliana, sarà trasmesso alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per l'integrale pubblicazione e al responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti nel sito internet istituzionale della Regione siciliana ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di pubblicazione on line, ai sensi dell'art. 68, comma 4, della legge regionale n. 21 del 12 agosto 2014.

Palermo, 9 ottobre 2019.

RAZZA