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N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente.

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DIPARTIMENTO DELL'AMBIENTE

DECRETO 22 novembre 2022, n. 266

Parere motivato di Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione di Incidenza Ambientale per la proposta di "Programma Regionale FESR 2021-2027 della Sicilia" proposto dal Dipartimento Regionale della Programmazione.

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente.

L'ASSESSORE

VISTO il testo coordinato dello Statuto speciale della Regione Siciliana;

VISTA la legge regionale 29/12/1962, n. 28 "Ordinamento del Governo e dell'Amministrazione centrale della Regione Siciliana" e ss.mm.ii.;

VISTA la legge regionale 10/04/1978, n. 2 "Nuove norme per l'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione" e ss.mm.ii.;

VISTO il decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 70 del 28/02/1979 "Approvazione del testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione Siciliana";

VISTA la legge regionale 03/12/2003, n. 20 e in particolare l'art. 11 recante misure urgenti per la funzionalità dell'Amministrazione della Regione Siciliana;

VISTA la legge regionale 16/12/2008, n. 19 "Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali. Ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione" e ss.mm.ii.;

VISTO il decreto del Presidente della Regione n. 777/Area 1/S.G. del 15/11/2022 con il quale è stata preposta alla nomina di Assessore Regionale del Territorio e Ambiente la dott.ssa Elena Pagana;

VISTA la legge regionale 12/08/2014, n. 21 e ss.mm.ii. e in particolare l'art. 68 "Norme in materia di trasparenza e di pubblicità dell'attività amministrativa";

VISTA la legge regionale 22/02/2019, n. 1 e in particolare l'art. 36 "Spettanze dovute ai professionisti per il rilascio di titoli abilitativi o autorizzativi";

VISTA la legge 07/08/1990 n. 241 "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" ed in particolare l'art. 21-decies recante "Riemissione di provvedimenti annullati dal giudice per vizi inerenti ad atti endoprocedimentali";

VISTA la legge regionale 21/05/2019, n. 7 "Disposizioni per i procedimenti amministrativi e la funzionalità dell'azione amministrativa";

VISTO il decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 09 del 05/04/2022 recante l'emanazione del "Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale del 16/12/2008 n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali ai sensi all'articolo 13, comma 3, della legge regionale 17/03/2016 n. 3 (pubblicato sulla GURS n. 25 del 01/06/2022 - Parte Prima), con il quale è stato approvato il nuovo funzionigramma del Dipartimento Regionale dell'Ambiente (nel seguito D.R.A.);

VISTO il D.D.G. n. 579 del 22/06/2022, con il quale è stato approvato il nuovo organigramma del D.R.A.;

VISTA il decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 2799 del 19/06/2020 con il quale, in esecuzione della delibazione di G.R n. 256 del 14/06/2020, è stato conferito l'incarico di Dirigente Generale del D.R.A.;

VISTO il D.D.G. n. 563 del 15/06/2022, con il quale è stato conferito l'incarico di Dirigente Responsabile del Servizio 1 "Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali" del D.R.A.;

VISTA la Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche;

VISTA la Direttiva 2009/147/UE e del Consiglio del 30/11/2009 concernente la conservazione degli uccelli selvatici;

VISTA la Direttiva 2001/42/CE del 27/06/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente;

VISTA la legge 22/04/1994, n. 146 [N.d.R. recte: legge 22/02/1994, n. 146], recante: "Disposizione per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità Europee - legge comunitaria 1993";

VISTO il decreto legislativo 03/04/2006, n. 152, e successive modifiche, recante: "Norme in materia ambientale" ed in particolare la parte seconda riguardante le "Procedure per la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.)" (di seguito D. Lgs. 152/2006);

VISTO in particolare l'art. 10 comma 3 del predetto D.lgs. 152/2006 che dispone "La VAS e la VIA comprendono le procedure di valutazione d'incidenza di cui all'articolo 5 del decreto n. 357 del 1997; a tal fine, il rapporto ambientale, lo studio preliminare ambientale o lo studio di impatto ambientale contengono gli elementi di cui all'allegato G dello stesso decreto n. 357 del 1997 e la valutazione dell'autorità competente si estende alle finalità di conservazione proprie della valutazione d'incidenza oppure dovrà dare atto degli esiti della valutazione di incidenza (...);

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 08/09/1997, n. 357 "Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli Habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatica" e ss.mm.ii. come modificato dal D.P.R. 12/03/2003, n. 120 "Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 08/09/1997, n. 357, concernente l'attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche";

VISTO il decreto legislativo 22/01/2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6/07/2002, n. 137" e ss.mm.ii.;

VISTA la legge 22/05/2015 n. 68 "Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente";

VISTA la legge regionale 20/11/2015 n. 29 "Norme in materia di tutela delle aree caratterizzate da vulnerabilità ambientale e valenze ambientali e paesaggistiche";

VISTA la legge regionale 08/05/2007, n. 13, articolo 1 "Disposizioni in favore dell'esercizio di attività economiche in siti SIC e ZPS";

VISTO il D.A. 22/10/2007 "Disposizioni in materia di valutazione di incidenza attuative dell'articolo 1 della legge regionale 08/05/2007, n. 13";

VISTE le "Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza" predisposte nell'ambito della attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità 2011-2020 (SNB) per la corretta attuazione dell'art. 6, commi 2, 3, e 4, della Direttiva 92/43/CEE Habitat, pubblicate sulla G.U. del 28-12-2019 serie generale - n. 303

VISTO il Decreto Assessoriale n. 36/Gab del 14/02/2022 di "Adeguamento del quadro normativo regionale a quanto disposto dalle Linee guida Nazionali sulla Valutazione d'incidenza (V.INC.A,), approvate in conferenza Stato-Regioni in data 28 novembre 2019 e pubblicate sulla G.U.R.I. del 28 dicembre 2019, n. 303";

CONSIDERATO che, secondo quanto disposto dall'art. 1, comma 3, della legge regionale n. 13/07 e dall'art. 4 del D.A. n. 245/GAB del 22/10/2007, la procedura di valutazione di incidenza è di competenza dell'Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente;

VISTO il D.P.R. n. 23 del 08/07/2014, concernente il "Regolamento della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di piani e programmi nel territorio della Regione Siciliana";

VISTA la Delibera di Giunta n. 48 del 26/02/2015 concernente "Competenze in materia di rilascio dei provvedimenti di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA)", che individua l'Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente, Autorità Unica Ambientale, ad eccezione dell'emanazione dei provvedimenti conclusivi relativi alle istruttorie di cui all'art. 1, comma 6, della legge regionale n. 3 del 09/01/2013;

VISTO l'Atto di indirizzo assessoriale n. 1484/Gab dell'11/03/2015 e ss.mm.ii.;

VISTA la nota protocollo n. 12333 del 16/03/2015 con la quale il Dirigente Generale del Dipartimento dell'Ambiente indirizzo assessoriale n. 1484/Gab dell'11/03/2015 impartisce le disposizioni operative in attuazione della Delibera di Giunta n. 48 del 26/02/2015;

VISTA la legge regionale 07/05/2015 n. 9 del: "Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2015. Legge di stabilità regionale", ed in particolare l'articolo 91 recante "Norme in materia di autorizzazioni ambientali di competenza regionale" come integrato dall'art. 44 della legge regionale 17/03/2016, n. 3 e modificato dall'art. 52 la legge regionale 11/08/2017, n. 16 (esclusione pagamento oneri istruttori amministrazioni regionali);

VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n. 189 del 21/07/2015 concernente: "Commissione Regionale per le Autorizzazioni Ambientali di cui all'art. 91 della legge regionale 07/05/2015, n. 9 - Criteri per la costituzione-approvazione", con la quale la Giunta Regionale, in conformità alla proposta dell'Assessore Regionale per il Territorio e l'Ambiente, di cui alla nota n. 4648 del 13/07/2015 (Allegato "A" alla delibera), ha approvato i criteri per la costituzione della citata Commissione per il rilascio delle autorizzazioni ambientali di competenza regionale di cui all'Art. 91 della l.r. n. 9/2015 (di seguito C.T.S.);

VISTO il decreto assessoriale n. 207/GAB del 17/05/2016 di istituzione della Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale (di seguito C.T.S.), applicativo dell'art. 91 della L.R. n. 9 del 07/05/2015, così come integrato dall'art. 44 della L.R. 17/03/2016 n. 3, in conformità ai criteri fissati dalla Giunta Regionale con Delibera n. 189 del 21/07/2015;

VISTI i provvedimenti di nomina e/o di revoca dei componenti della C.T.S., dati in primis dal decreto assessoriale n. 230/Gab del 27/05/2016 e in ultimo dal decreto assessoriale n. 116/GAB del 27/05/2022 prorogati fino al 31/12/2022, con decreto assessoriale n. 170/GAB del 26/07/2022 per i componenti della CTS nominati con decreto assessoriale n. 311/GAB DEL 23/07/2019;

VISTO il decreto assessoriale n. 295/Gab. del 28/06/2019, con il quale è stata approvata la "Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti";

VISTO il D.D.G. n. 195 del 26/03/2020 con il quale è stato approvato il Protocollo di Intesa ed il suo Allegato Tecnico, sottoscritto in data 06/02/2020 dal Direttore Generale di Arpa Sicilia e dal Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell'Ambiente, finalizzato all'espletamento della Verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nei provvedimenti di Valutazione Ambientale di competenza regionale;

VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n. 307 del 20/07/2020 con la quale si individua nel Dipartimento Regionale dell'Ambiente l'Autorità competente all'adozione dei provvedimenti di verifica di assoggettabilità a VIA ex art 19 del D.Lgs. 152/2006, nonché all'adozione degli ulteriori provvedimenti, relativi a verifiche di assoggettabilità a VAS (art. 12 D.Lgs. 152/2006), Screening di valutazione di incidenza ex art. 5 D.P.R. n. 357/1997 e valutazione preliminare, di cui all'art. 6, comma 9, del D.Lgs. n. 152/2006;

VISTA la legge regionale 13/08/2020, n. 19 recante "Norme per il governo del Territorio" ed in particolare l'art. 18 che disciplina la "Valutazione Ambientale Strategica (VAS)" di competenza regionale;

VISTA la legge regionale 15/04/2021, n. 9 "Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2021. Legge di stabilità regionale" e il supplemento ordinario n. 10 "Bilancio di previsione della Regione siciliana per il triennio 2021-2023" (G.U.R.S. n. 17 del 21/04/2021, Parte I), e in particolare l'art. 73 "Commissione tecnica specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale", con cui è stato disposto sia di aumentare da 30 a 60 del numero di commissari della C.T.S., sia di articolare la medesima C.T.S. in tre Sottocommissioni distinte per materia;

VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n. 266 del 17/06/2021 "Attuazione legge regionale 15 aprile 2021, n. 9, articolo 73. Commissione Tecnica Specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale", con cui sono state disciplinate sia l'articolazione della C.T.S. in tre Sottocommissioni distinte per materia (Ambiente - Energia - Pianificazione Territoriale), sia l'organizzazione e la gestione interna delle attività e le modalità di distribuzione dei carichi di lavoro della medesima C.T.S.;

VISTO il decreto assessoriale n. 265/Gab del 15/12/2021 come modificato dal decreto assessoriale n. 38/Gab del 17/02/2022, con il quale a far data dal 01/01/2022 si è provveduto all'attualizzazione dell'organizzazione della C.T.S. in precedenza regolamentata dal decreto assessoriale n. 57/Gab del 28/02/2020, quest'ultimo vigente fino al 31/01/2022;

VISTA la legge 25 maggio 2022, n. 13 "Legge di stabilità regionale 2022-2024". Legge 25 maggio 2022, n. 14 "Bilancio di previsione della Regione siciliana per il triennio 2022-2024" (G.U.R.S. n. 24 del 28/05/2022 Parte I);

VISTO il quadro normativo di riferimento per la redazione dei Programmi Regionali FESR 2021/2027 ed in particolare:

- Regolamento (UE) N. 1060 del 2021 - Disposizioni comuni ai fondi, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti

- Regolamento (UE) N. 1059 del 2021 - Cooperazione Territoriale Europea (Interreg) recante disposizioni specifiche per l'obiettivo «Cooperazione territoriale europea» (Interreg) sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno

- Regolamento (UE) N. 1058 del 2021 - Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e Fondo di coesione (FC) relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione

- Regolamento (UE) N. 523 del 2021 - Il Programma InvestEU

- Regolamento (UE) N. 240 del 2021 - Strumento di sostegno tecnico

- Regolamento (UE) N. 241 del 2021 - Dispositivo per la ripresa e la resilienza

- Accordo di Partenariato 2021/2027 approvato dal CIPESS con delibera n. 78 del 22 dicembre 2021, dopo l'intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni e pubblicata in GU serie generale n. 94 del 22 aprile 2022;

- deliberazione n. 213 del 27 maggio 2021 con la quale la Giunta regionale ha apprezzato le attività propedeutiche alla definizione della nuova programmazione operativa FESR 2021/2027, di cui al documento di accompagnamento e Road Map predisposti dal Dipartimento regionale della programmazione della Presidenza della Regione;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 131 del 23 marzo 2022: "Programmazione della politica di coesione 2021/2027 FESR, CTE e assetti per le politiche territoriali - Apprezzamento";

- la deliberazione n. 199 del 14 aprile 2022 con la quale la Giunta regionale ha apprezzato la prima versione del Programma Regionale (PR) FESR Sicilia 2021/2027 per la successiva notifica alla Commissione Europea entro il 17 aprile 2022;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 290 del 31 maggio 2022: "Strategia regionale dell'innovazione per la specializzazione intelligente S3 Sicilia - Aggiornamento per il periodo di programmazione 2021/2027 - Apprezzamento";

VISTA l'istanza n. 1574, depositata sul Portale Valutazioni Ambientali (prot. DRA n. 61083 del 11/08/2022) con la quale il Dipartimento Regionale della Programmazione, nella sua qualità di Autorità Procedente (di seguito A.P.), ha trasmesso al Dipartimento dell'Ambiente di questo Assessorato la documentazione riguardante la VAS, ai sensi dell'art. 13 comma 5 del D. Lgs. 152/2006, comprensiva, ai sensi dell'art. 10 comma 3 del D. Lgs. 152/2006 della Valutazione di incidenza ambientale, ai sensi del D.P.R. 357/97, della proposta di "Programma Regionale FESR per il ciclo di programmazione 2021-2027 della Sicilia" depositando:

- Deliberazione di giunta regionale N. 199/2022

- Rapporto ambientale completo secondo i contenuti di cui all'Allegato VI alla Parte Seconda del D.LGS. 152/2006 e ss.mm. ii;

- Sintesi non tecnica;

- Avviso di deposito

- Allegato 1: coerenza esterna nazionale PR Fesr 2021/2027

- Allegato 2: coerenza esterna piani 

- Allegato 3: Proposta di programma operativo;

- Allegato 4: verifica DNSH FESR

- Allegato 5: Studio di incidenza;

- Allegato 6: CO2MPARE PR FESR 2021/2027

- Allegato 7: SWOT PR FESR 2021/2027

VISTA la documentazione di Programma ed amministrativa, come depositata e pubblicata nel Portale Valutazioni Ambientali della Regione Siciliana, al codice procedura 2096;

DATO ATTO dello svolgimento della fase di scoping, di cui all'art. 13 comma 1 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., come integralmente documentato sul Portale delle Valutazioni ambientali al codice procedura n. 1910, concluso con la notifica del parere (prot. DRA n. 55053 del 14/07/2022) della Sottocommissione III n. 53.S3/2022;

RILEVATO che l'Autorità Procedente ha recepito le osservazioni del suddetto parere Sottocommissione 3 C.T.S. n. 53 S3/2022, nell'ambito del Rapporto Ambientale (nel seguito RA) formulando le seguenti risposte:

1. Il RA è rispondente ai contenuti dell'allegato VI della parte seconda del vigente Codice dell'Ambiente. L'indice del RA è stato sviluppato a partire dai contenuti specificati dalla norma ed integrati sia per soddisfare le richieste aggiuntive (Principio DNSH) sia introducendo elementi di analisi e valutazione che meglio possono indirizzare alla sostenibilità il Programma alle sue caratteristiche e a quelle della metodologia proposta (quali il capitolo sui Criteri di Sostenibilità per l'attuazione);

2. E' stata elaborata una valutazione di coerenza con i diversi strumenti di Pianificazione di livello Regionale (coerenza interna) attinenti al FESR, ricordando che il PR affronta tematiche programmatorie e non pianificatorie, quindi ponendosi su un piano concettuale diverso - ALLEGATO 2;

3. Il RA ha utilizzato tutti gli indicatori disponibili compresi quelli contenuti nel documento denominato "Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile" dell'Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente - Dipartimento dell'Ambiente. Ciò al fine di permettere la costruzione di un sistema di indicatori comuni utilizzabili a livello regionale per la caratterizzazione e il monitoraggio delle politiche di intervento nei diversi strumenti programmatori e pianificatori con cui la strategia di sostenibilità regionale verrà attuata. Garantendone la significatività, l'adeguatezza e l'attendibilità nel misurare i processi in atto;

4. Il RA contiene un'analisi SWOT - R.A. CAPITOLO 2;

5. L'analisi del contesto ambientale territoriale e sociale svolta nel RA è per sua natura sintetica e finalizzata ad evidenziare per ogni componente e tema ambientale le criticità e le peculiarità dei fenomeni in atto al fine di fornire le priorità ambientali su cui costruire la sostenibilità del programma;

6. Il RA effettua una verifica di coerenza esterna tenendo conto che l'oggetto valutativo (il FESR) discende direttamente dal quadro di riferimento europeo che per tali temi della sostenibilità ambientale ne costituisce la base sul quale sviluppare i singoli programmi come descritto nell'Accordo di Partenariato - ALLEGATO 1,3;

7. Il RA attraverso un modello denominato "Scheda operativa" valuta in modo complesso e processuale il FESR, attraverso una "verifica di performance ambientale" e una "verifica degli effetti degli interventi". In tal senso, a seconda del livello valutativo, sono stati presi in considerazione, ad esempio, gli obiettivi denominati Sustainable Development Goals - SDGs, e le Criticità ambientali Sicilia all'interno delle quali sono considerate tutte le componenti analizzate nel documento "Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile" (sistema produttivo, turismo, etc,). - ALLEGATO 3;

8. Gli obiettivi di protezione e le più generali considerazioni ambientali sono stati presi in adeguata considerazione. La strategia di sviluppo sostenibile, che è alla base dell'individuazione delle priorità e fabbisogni regionali, evidenzia gli elementi sui quali è stato impostato il PR FESR 21-27, il quale concorre al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale;

9. Il RA effettua valutazioni ambientali sugli effetti delle strategie del FESR coerentemente con la natura delle azioni del PR che sono di tipo programmatico, quindi ad un livello molto aggregato senza alcuna specificazione pianificatoria e tantomeno progettuale. Questa valutazione è contenuta nel RA e sintetizzato nella "Scheda operativa" alle colonne denominate "Verifica effetti interventi" - ALLEGATO 3;

10. Il PR del FESR come la stessa raccomandazione evidenzia, discende direttamente dai condizionamenti imposti i dall'Unione Europea e pertanto non contiene una verifica delle alternative a livello di strategia complessiva del Programma. Ricordando che le alternative possono riguardare una pluralità di aspetti e che queste sono scelte sulla base delle caratteristiche e della natura del programma stesso. Il RA effettua, attraverso la "Scheda operativa", effettua anche una valutazione dell'efficacia degli Obiettivi specifici, e il loro grado gerarchico evidenziando il diverso contributo al raggiungimento degli obiettivi specifici e ambientali in funzione della gerarchizzazione delle priorità individuate. - ALLEGATO 3;

11. Il RA valuta il FESR attraverso la "Scheda operativa" individuando, in particolare i potenziali effetti positivi, quelli negativi (con relative mitigazioni) e il monitoraggio. - ALLEGATO 3;

12. Tali elementi sono contenuti nel capitolo dedicato alle misure di monitoraggio. Come è noto il PMA è il documento che a partire dalle misure di monitoraggio individuate nel RA e dopo la conclusione della VAS accompagna il Programma all'approvazione e definisce le modalità con cui verrà realizzato il Monitoraggio ambientale del Programma stesso.

13. Il RA contiene una "Sintesi non tecnica" elaborato sulla base delle "Linee guida per la predisposizione della Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale (art. 13 comma 5, D.lgs. 152/2006)" redatto dall'ex MATTM, Direzione per le Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali MATTM, Direzione per le Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali. - SINTESI NON TECNICA;

14. Lo studio di Incidenza Ambientale è stato redatto considerando la fase di "valutazione appropriata", secondo le indicazioni contenute nel D.A. n. 36/GAB del 14/02/2022 riguardante le "Procedure per la Valutazione di Incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE «Habitat» articolo 6, paragrafi 3 e 4 nella Regione Siciliana". - ALLEGATO VINCA.

DATO ATTO dello svolgimento delle consultazioni di VAS, secondo le modalità previste dall'art. 14 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm. ii, nel periodo dal 16/08/2022 al 30/09/2022, tramite la pubblicazione della documentazione relativa alla proposta di Programma, alla VAS ed alla VINCA sul Portale Valutazioni Ambientali e sul sito dell'A.P, come risultante dalla seguente documentazione:

- nota prot. DRA n. 61387 del 16/08/2017 con la quale il Servizio 1 DRA indica gli adempimenti da svolgere per la prosecuzione della procedura di VAS;

- avviso pubblico sul portale delle valutazioni ambientali del 16/08/2022;

- nota prot. n. 10938 del 16.08.2022 dell'Autorità Procedente, acquisita al prot. DRA n 61520 del 17/08/2022 di invito ai Soggetti Competenti in Materia Ambientale di far pervenite entro il termine di 45 gg. i propri contributi;

- nota prot. n. 10408 del 17/08/2022 dell'Autorità Procedente, acquisita al prot. DRA n 61732 del 18/08/2022 di comunicazione dell'attivazione della piattaforma "Sicilia partecipa" per la consultazione del pubblico interessato;

DATO ATTO degli esiti delle consultazioni concluse con le seguenti osservazioni:

- ASP Palermo - nota prot. n. 1593 del 14/09/2022, Assunta al prot. DRA n. 66959 del 15/09/2022: "...si ritiene, in relazione ai problemi ambientali, che nella fase di attuazione della proposta di Programma non possano presentarsi rischi per la salute umana o per l'ambiente.";

- Ente Gestore della R.N.O. "Capo Peloro" - Parere n. 223/22 del 14/09/2022 assunto al prot. DRA n. 68414 del 21/09/2022: "...fatti salvi i pareri di tutti gli altri Enti preposti alla tutela e gestione dei vincoli paesaggistici, ambientali, urbanistici e territoriali esistenti, ai sensi dell'art. 5 del DPR 357/97 e ss.mm.ii., questo Ente Gestore esprime al progetto di che trattasi PARERE PREVENTIVO FAVOREVOLE con le seguenti istanze precauzionali:

- dovranno essere applicate soluzioni innovative nella mitigazione e l'abbattimento dell'inquinamento ambientale (di cui al D.M. Ambiente del 1/04/04) e sempre adottando il "Principio di Massima Precauzione";

- che vadano approfonditi con maggior dettaglio e studiate le mitigazioni del caso le attività connesse all'Azione 2.2.3 (Progetti innovativi integrati di efficientamento energetico ed utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili per le isole minori non interconnesse, localizzabili nelle piccole isole) e l'Azione 2.4.1 (Interventi per il contrasto al dissesto idrogeologico e all'erosione costiera), con conseguenti perturbazioni degli Habitat marino e costiero, oltre che prevenire eventuali perturbazioni anche sull'avifauna.";

- Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania - nota prot. 14868 del 28.09.2022, assunta al prot. DRA n. 70416 del 28/09/2022: "...Nel Rapporto Ambientale è stata esaminata la coerenza del Programma Regionale FESR con Piani e Programmi della Regione Siciliana (vedi Capitolo 4). A tale riguardo, questa Soprintendenza ritiene che, al fine di valutare correttamente il contesto di riferimento per quanto riguarda i beni paesaggistici tutelati e il patrimonio architettonico, archeologico e naturale, sarebbe stato opportuno fare riferimento, oltre alle Linee Guida del Piano Territoriale Paesistico Regionale della Regione Sicilia (D.A n. 6080 del 21 maggio 1999), anche al Piano Paesaggistico degli Ambiti 8, 11, 12, 13, 14, 16, 17 ricadenti nella provincia di Catania, adottato con D.A. n. 31/GAB del 03/10/2018

Il suddetto Piano Paesaggistico, oltre a contenere un approfondito quadro conoscitivo del territorio, fondamentale per la comprensione di valori e peculiarità delle diverse componenti del paesaggio, fornisce specifici indirizzi per la gestione e lo sviluppo sostenibile del territorio, prescrivendo anche misure di salvaguardia per le aree sottoposte a tutela paesaggistica.

A tal proposito, per quanto concerne fonti di tipo documentale e cartografico inerenti al Piano Paesaggistico degli Ambiti 8, 11, 12, 13, 14, 16, 17 ricadenti nella provincia di Catania si segnala la possibilità di consultazione online dei seguenti siti:

- http://www.sitr.regione.sicilia.it/geoportale

- http://www.regione.sicilia.it/beniculturali

esso ciò, considerando la genericità delle azioni previste per ogni singola priorità del Programma in oggetto, questo ufficio si limiterà a rimandare ogni valutazione all'esame dei singoli piani o progetti definitivi/esecutivi che interesseranno beni culturali e paesaggistici ricadenti nel contesto territoriale di competenza, riservandosi di verificarne la compatibilità con le prescrizioni, indirizzi programmatici e pianificatori contenuti nel Piano Paesaggistico della Provincia di Catania.";

- Libero Consorzio Comunale DI Ragusa - nota prot. n. 19140 del 30/09/2022 assunta al prot. DRA n. 71040 del 30/09/2022 "...Valutati, ai sensi dei commi 1 e 2 dell'Art. 13 del D. Lgs n, 152/2006 e ss.mm. ii, i contenuti del Rapporto Ambientale, si significa quanto segue: 1. nulla osta sotto il profilo della compatibilità c0n le prescrizioni del Piano Territoriale Provinciale, approvato con Decreto Dirigenziale n. 1376 del 24 novembre 2003, pubblicato sulla GURS n. 3 del 16/01/2004; 2. Nello Studio di Incidenza Ambientale si evince che la maggior parte degli interventi previsti non comportano una incidenza potenziale sulla Rete Natura 2000 e alcune azioni del PR FESR contribuiranno positivamente alla gestione e conservazione della Rete Natura 2000 regionale. 3. limitatamente a quanto di competenza si rileva che la valutazione effettuata nel Rapporto Preliminare Ambientale e nella Valutazione di Incidenza è di carattere generale e pertanto in questa fase sufficiente. Nelle fasi successive sarà indispensabile conoscere maggiori dettagli del programma per esprimere in maniera compiuta il parere di competenza 4. Vengono confermati gli obbiettivi specifici e di priorità dedicata FERS individuati nel piano e si concorda con l'analisi, gli obiettivi e la valutazione dei punti di forza e di debolezza del piano.";

- ARPA SICILIA - nota prot. n. 52149 del 06.10.2022, assunta al prot. DRA n. 72880 del 07/10/2022, con la quale ARPA Sicilia ha partecipato al processo di consultazione (fase di scoping) trasmettendo le proprie osservazioni con nota prot. n. 32534 del 20/06/2022. Si chiede di chiarire come queste osservazioni e gli altri contributi dei SCMA siano stati presi in considerazione nella redazione del Rapporto Ambientale, ex comma 4 all'art. 13 (Redazione del rapporto ambientale) del D. Lgs. 152/2006. L'allegato VI (Contenuti del Rapporto ambientale di cui all'articolo 13) alla parte II del D. Lgs. 152/2006 stabilisce le informazioni da fornire con i Rapporti Ambientali che devono accompagnare le proposte di piani e di programmi sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica. Si chiede di meglio esplicitare i seguenti aspetti:

- le caratteristiche ambientali, culturali e paesaggistiche delle aree che potrebbero essere significativamente interessate (lettera c);

- qualsiasi problema ambientale esistente pertinente al piano o programma (lettera d);

- i possibili impatti significativi sull'ambiente compresi quelli secondari, cumulativi, sinerg1c1, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi (lettera f);

- le misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali impatti negativi significativi derivanti dall'attuazione del piano o del programma (lettera g); 

- descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio e controllo degli impatti ambientali previsti nonché le modalità di raccolta dei dati e di elaborazione degli indicatori, la periodicità della produzione di un rapporto di monitoraggio (lettera i)."

VISTA la nota dell'Autorità Procedente, assunta al prot. DRA n. 69496 del 26/09/2022, di trasmissione della Deliberazione di Giunta Regionale n. 519/2022 recante Programma "integrato per l'avvio per la procedura preliminare di adozione della Commissione Europea", con la quale si rappresenta che:

- "... le modifiche apportate...discendono dall'adeguamento endoprocedimentale "ordinario e necessario" alle richieste di modifica nell'ambito del consueto negoziato sia con la Commissione Europea...che con il Comitato tecnico nazionale Aree interne";

- ... che le modifiche apportate al Programma non hanno alcun impatto sugli elementi rilevanti per la procedura di VAS e di Valutazione di incidenza in corso le integrazioni, quasi esclusivamente di natura procedurale e tecnica, non modificano la strategia del Programma né tantomeno gli obiettivi ambientale dello stesso o il quadro degli impatti significativi che l'attuazione del Programma potrebbe avere sull'ambiente".

VISTA la nota del Servizio 1, prot. DRA 71796 del 04/10/2022, di conclusione delle consultazioni ex art. 14 del D. Lgs.152/2006 e comunicazione alla C.T.S. di avvenuta pubblicazione sul portale delle valutazioni ambientali al codice procedura 2096 di tutta la documentazione relativa alla Programma Regionale FESR 2021/2027;

VISTA la nota dell'Autorità Procedente, assunta al prot. DRA 74241 del 12/10/2022, di trasmissione delle controdeduzioni al sopraelencato parere di ARPA Sicilia conclusione delle consultazioni ex art. 14 del D. Lgs.152/2006 e comunicazione alla C.T.S. di avvenuta pubblicazione sul portale delle valutazioni ambientali al codice procedura 2096 di tutta la documentazione;

VISTA la nota assunta al prot. DRA n. 80481 del 07/11/2022, con la quale sono stati trasmessi al Servizio 1 DRA, i pareri approvati dalla C.T.S. nella seduta plenaria del 04/11/2022, tra i quali figura anche il parere n. 380/2022 al procedimento in questione;

ACQUISITO il Parere Istruttorio Conclusivo (P.I.C.) n. 380/2022 approvato dalla C.T.S. nella seduta del 04/11/2022, composto di 31 pagine, comprensivo del foglio firme, che con riferimento alle previsioni dell'art. 15 del D. Lgs. 152/2006 è stato reso parere favorevole in esito alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (ex artt. da 13 a 18 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.) e Valutazione di Incidenza Ambientale (ex art. 5 D.P.R. 357/1997 e s.m.i.) per la proposta di "Programma Regionale FESR Sicilia 2021-2027";

PRESO ATTO che la C.T.S. ha tenuto conto del parere tecnico n. 53 S3/2022 rilasciato in data 30 giugno 2022 al termine della fase di scoping dalla propria Sottocommissione 3 "Pianificazione territoriale";

CONSIDERATO che la procedura in esame, relativa alla Programmazione della politica di coesione 2021/2027 FESR, CTE e assetti per le politiche territoriali, mira, nello specifico, a far in modo che le esigenze connesse con la tutela dell'ambiente si integrino nella definizione delle politiche e delle azioni comunitarie, nella prospettiva di poter raggiungere un equilibrio tra le dimensioni dello sviluppo sostenibile.

PRESO ATTO, dal parere della C.T.S. n. 380/2022, che il Rapporto ambientale è stato redatto e quindi valutato con riferimento ai punti da a) a j) dell'allegato VI del D.lgs. 152/2006;

RILEVATO che in merito al punto "a) Illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e del rapporto con altri pertinenti piani o programmi", il RA prevede:

- La strategia regionale per la programmazione 2021-2027 del FESR, in linea con gli indirizzi presenti nel Documento di Economia e Finanza 2022-2024 della Regione e coerentemente alle evidenze emerse dall'analisi del contesto e dalle lezioni apprese, è diretta a perseguire i 5 obiettivi generali in cui si articola la politica di coesione, cosi come delineata dal Regolamento (UE) n. 1060/2021 Disposizioni Comuni e dal Regolamento (UE) n. 1058/2021 per il Fondo europeo per lo sviluppo regionale e il Fondo di coesione e avanti ricordati.

- L'intervento del FESR, che è fortemente ancorato agli obiettivi di Agenda 2030 delle Nazioni Unite e alla nuova strategia di crescita sostenibile definita dall'Unione europea, nonché con la Strategia Nazionale e Regionale di Sviluppo Sostenibile si pone nell'ottica del raggiungimento degli Obiettivi Strategici di Policy (OP), attraverso le seguenti priorità e i relativi obiettivi specifici ad esse connesse:

- Priorità per una Sicilia più competitiva e intelligente (che include un'ulteriore Priorità "Rafforzare la connettività digitale");

- Priorità per una Sicilia più verde (che include, altresì, un'ulteriore Priorità relativa a "La Sicilia per una mobilità più sostenibile");

- Priorità per una Sicilia più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità;

- Priorità per una Sicilia più inclusiva; - Priorità "Verso le strategie di sviluppo territoriale in Sicilia".

Tali Priorità, in linea con gli indirizzi delineati a livello europeo e nazionali e nello specifico con l'Allegato D "Orientamenti in materia di investimenti finanziati dalla politica di coesione 2021- 2027 per l'Italia" e le Raccomandazioni del Consiglio 2019 e 2020 sui programmi nazionali di riforma e sui programmi di stabilità dell'Italia, si concentrano sulle seguenti direttrici d'azione: la sfida derivante dalla transizione digitale e tecnologica prodotta dai cambiamenti profondi intervenuti negli ultimi decenni nella società e nell'economia, anche accelerata dall'avvento della pandemia da Covid-19.

Tali aspetti sono stati evidenziati e posti alla base della strategia delineata nel Documento Strategico regionale/Linee programmatiche FESR 2021-2027, sulla base del quale è stata elaborato il PR FESR 2021-2027 inviato alla CE e oggetto del presente Rapporto Ambientale di VAS, contribuendo ad affrontare le sfide della digitalizzazione e della ricerca e innovazione nonché quelle ambientali, innescate dai cambiamenti climatici con impatti rilevanti nel contesto siciliano già caratterizzato da diffuse fragilità a livello territoriale e con corrispondenti ricadute sulle attività sociali ed economiche.

Tali sfide incidono sulla sostenibilità ambientale e sociale e sulla competitività dei sistemi produttivi, attraverso le Priorità relative all'OP 1, all'OP 2 e all'OP3, completate dalle priorità di investimento per la coesione sociale e territoriale previste dagli obiettivi strategici di policy 4 e 5.

In tale quadro d'insieme, nel ciclo di programmazione 2021-2027, la programmazione FESR della Regione Siciliana intende, innanzitutto, sostenere l'economia regionale attraverso il rinnovamento e il rafforzamento del tessuto produttivo promuovendone redditività, produttività e sostenibilità. Un primo volere della strategia è rivolto a sviluppare la capacità di innovazione di quella fascia del tessuto produttivo potenzialmente in grado di migliorare il posizionamento della Sicilia nel contesto globale di mercati, delle tecnologie e delle conoscenze.

Per la Sicilia, il quadro della politica di coesione, come indicato nella proposta di Accordo di Partenariato, assegna un totale di risorse finanziarie pari a 7,3 miliardi di euro, di cui 5,8 miliardi di euro (4,1 miliardi di euro di cofinanziamento UE) a favore del Programma Regionale (PR) Sicilia FESR e 1,5 miliardi di euro (un miliardo di euro di cofinanziamento UE) a favore del PR Sicilia FSE+.

Le finalità e le relative tipologie d'intervento proposte per la programmazione regionale del FESR definiscono un percorso complessivo di ripresa e cambiamento fortemente ancorato al principio dello sviluppo sostenibile dell'intero territorio regionale, in aderenza ad Agenda 2030 delle Nazioni Unite e alla nuova strategia di crescita definita dall'Unione europea (Green Deal europeo).

In tale quadro, la Regione Siciliana punta al raggiungimento degli Obiettivi Strategici di Policy (OP) della politica di coesione, attraverso le seguenti priorità:

- Priorità per una "Sicilia più competitiva e intelligente";

- Priorità per una "Sicilia più verde";

- Priorità per una "Sicilia per una mobilità più sostenibile";

- Priorità per una "Sicilia più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità";

- Priorità per una "Sicilia più inclusiva";

- Priorità "Verso le strategie di sviluppo territoriale in Sicilia".

In relazione alla priorità "Sicilia più competitiva e intelligente", la programmazione FESR della Regione Siciliana per il ciclo di programmazione 2021-2027 promuove il rafforzamento del tessuto regionale sostenendo la ricerca e l'innovazione e l'incontro tra sistema della ricerca e imprese, la transizione digitale a beneficio di cittadini e imprese, la nascita di un nuovo tessuto produttivo competitivo e il rafforzamento delle imprese esistenti al fine di aumentarne la redditività, la produttività e la sostenibilità, il rinnovamento delle competenze del capitale umano a sostegno della transizione industriale e della competitività delle imprese, e l'intervento finalizzato alla riduzione del digital divide sul territorio.

La strategia relativa alla priorità "Sicilia più verde" prevede il miglioramento della qualità di vita dei suoi cittadini attraverso il potenziamento dei servizi pubblici essenziali nella gestione del ciclo integrato delle acque e dei rifiuti in aderenza alla minimizzazione dell'impatto antropico, così come la transizione verso un modello economico a sempre minori emissioni di CO2, attraverso la riduzione dei consumi energetici e la promozione delle energie rinnovabili, ma anche la transizione verso modalità di trasporto meno impattanti da un punto vista ambientale in ambito urbano ed extraurbano. Ulteriori ambiti di intervento che rientrano nell'ambito di questa priorità riguardano inoltre le misure di adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione dei rischi così come la protezione della natura e tutela della biodiversità, da perseguirsi prioritariamente attraverso approcci ecosistemici e infrastrutture versi.

In tema di trasporti, attraverso il FESR si interverrà anche per il potenziamento di infrastrutture strategiche per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e della competitività delle imprese.

La Regione nell'ultimo decennio ha intrapreso un ampio programma di investimenti destinati a migliorare la sostenibilità e l'efficienza dei sistemi di trasporto nelle maggiori città siciliane.

Tali investimenti hanno interessato gli ultimi due cicli di programmazione del PR FESR (2007- 2013 e 2014-2020). In linea con gli indirizzi del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, la strategia regionale mira a ridurre le disparità sociali mediante il miglioramento dei servizi rivolti a bambini, giovani, disabili, anziani e tutte le fasce della popolazione che necessitano di una assistenza specifica.

Infine, in relazione alla priorità relativa allo sviluppo territoriale della Sicilia, la Strategia del FESR sostiene da un lato le aree urbane e dall'altro le aree interne, quelle marginali e rurali nel perseguimento di un percorso di auto-rinnovamento basato sulle opportunità di crescita endogene che ciascuno specifico territorio è in grado di identificare e che con specifico riferimento alle aree non urbane sia teso anche ad invertire il processo di abbandono dei luoghi e spopolamento.

RILEVATO, che in merito ai punti b), c) e d) il RA contiene una descrizione degli aspetti pertinenti dello stato attuale dell'ambiente e la descrizione delle caratteristiche delle aree che potrebbero essere interessate dal Piano. In particolare "...Il contesto di riferimento si basa sull'analisi dei fabbisogni e delle criticità ambientali contenuti nel documento denominato Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile del maggio 2022. Esso mette insieme il "quadro di riferimento ambientale" più aggiornato della Sicilia con l'analisi dei fenomeni in atto per i principali aspetti ambientali al fine dell'individuazione del quadro prioritario d'intervento e l'individuazione delle strategie e priorità del Programma.

Si tratta di un'elaborazione che in modo "oggettivo" evidenzia gli aspetti negativi e positivi che contraddistinguono la Sicilia senza essere influenzata da approcci ideologico/culturali derivanti della sovrastruttura europea.

Esso rappresenta in modo sintetico ma efficace lo "stato dell'Ambiente" (come complesso dei tre grandi sistemi Abiotico, Biotico e Umano) della Sicilia attraverso trentaquattro indicatori statisticamente verificabili, quindi utili anche al fine del monitoraggio, suddivisi in cinque macro-temi analitici: Aspetti Demografici; Protezione e Inclusione Sociale; Formazione e Lavoro; Economia e Imprese; Ambiente, Energia e Clima.

Al fine di descrivere l'analisi di contesto dei principali temi e componenti ambientali della Sicilia è, pertanto, necessario richiamare quanto contenuto in detto documento, che fotografa in modo sintetico lo stato delle principali componenti ambientali, al fine di verificare la congruità degli obiettivi strategici individuati quali risposta alle criticità rilevate (...)

I giudizi valutativi emersi dallo studio dal documento Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile presentano una Sicilia generalmente in stato critico dal punto di vista ambientale, come di seguito rappresentato.

Aspetti demografici: Gli aspetti demografici sono ad un elevato livello di criticità. Infatti, tutti i quattro indicatori (da 1 a 4) hanno un andamento negativo, presentando situazioni da "allarmanti" a "critiche".

Protezione e inclusione sociale: I nove indicatori (da 5 a 13) hanno in genere andamenti negativi e alcuni stazionari, ma presentando sempre situazioni da "allarmanti" a "critiche".

Formazione e Lavoro: I sei indicatori (da 14 a 19) hanno un andamento misto: alcuni in condizione critica (come il Tasso di mancata partecipazione al lavoro delle donne), altri in condizione positiva (come l'Accesso all'istruzione e titolo di studio, Università, Formazione continua).

Economia e Imprese: I nove indicatori (da 20 a 28) hanno un andamento misto: alcuni in condizione critica (come il Valore aggiunto, le economie delle aree urbane ed Economia delle aree interne), altri in condizione positiva (come il Reddito da lavoro dipendente, la sostenibilità ambientale e sociale, il Grado di innovazione).

In particolare appare interessante l'andamento positivo dell'indicatore "Sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e sicurezza" poiché "[...] Le imprese siciliane hanno avviato numerose azioni nel campo della sostenibilità ambientale, della responsabilità sociale e della sicurezza: il 69,4 % delle imprese con almeno 3 addetti svolge azioni per ridurre l'impatto ambientale, il 71,2 % per migliorare il benessere lavorativo, le pari opportunità, la genitorialità e la conciliazione lavoro famiglia, il 68,8 % per incrementare il livello di sicurezza all'interno della propria impresa o nel territorio in cui opera. La quota di imprese siciliane che ha intrapreso azioni per ridurre l'impatto ambientale e superiore alla media nazionale di 2,8 punti percentuali, mentre nelle attività di responsabilità sociale la supera di 2,3 punti e in quelle inerenti alla sicurezza la quota eccede il valore medio nazionale di ben 4 punti percentuali [...]".

Fatto questo che dimostra un'elevata responsabilità degli imprenditori siciliani (piccole imprese in particolare) a migliorare il ciclo di prodotto su base ambientale.

Ambiente, Energia e Clima: I sei indicatori (da 29 a 34) hanno un andamento generalmente critico con l'eccezione dell'indicatore Aree protette e biodiversità che presenta un andamento positivo.

Il documento Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile, in relazione all'analisi effettuata, individua sei macro "Obiettivi strategici" ovvero:

1. COMPETITIVITA', RICERCA, INNOVAZIONE, DIGITALE: Sostenere la ricerca, lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo promuovendo una economia circolare, decarbonizzata e digitalmente avanzata.

2. AMBIENTE, RISORSE NATURALI, ENERGIA E CLIMA: Conservare, tutelare e valorizzare l'ambiente e le risorse per le transizioni ecologiche, energetiche e climatiche.

3. LAVORO, ISTRUZIONE, INCLUSIONE E PROTEZIONE: Assicurare occupazione di qualità, accesso alla istruzione, inclusione sociale e sostegno ai più fragili e vulnerabili.

4. ACCESSIBILITA', TRASPORTO E MOBILITA': Migliorare l'efficienza e la qualità e la sostenibilità per spostamenti di persone e merci comodi e sicuri.

5. QUALITA' URBANA E TERRITORIALE: Valorizzare le potenzialità di sviluppo, la gestione sostenibile, la custodia dei territori e del patrimonio culturale per territori inclusivi, coesi, produttivi e connessi.

6. EFFICIENZA E CAPACITA' AMMINISTRATIVA: Definire una azione amministrativa integrata e coerente, fondato su principi di sussidiarietà, proporzionalità e partecipazione.

Inoltre, per ognuno dei sei obiettivi strategici vengono individuati molteplici Obietti specifici.

L'interessante analisi, tuttavia, pone sul medesimo piano concettuale tutti i sei Obiettivi strategici e i relativi Obiettivi specifici, appiattendo così le strategie atte a superare le criticità e a rafforzare le positività della Sicilia.

Pertanto, appare necessario adottare una lettura territoriale di tipo organicistico ovvero porre in gerarchia i macro-temi analitici che caratterizzano la più generale struttura ambientale della Sicilia, in modo tale da riposizionarli per "grado di criticità".

RILEVATO, che in merito al punto "e) Obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti al piano o al programma, e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale" il RA fa opportunamente riferimento alle Direttive comunitarie, Regolamenti, Piani e Programmi di livello nazionale e regionale riguardanti, direttamente o indirettamente, le azioni previste nel Programma e la loro coerenza con gli stessi. In particolare "...La verifica di coerenza tra gli obiettivi del FESR e gli obiettivi della "Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile" elaborato dall'Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente - Dipartimento dell'Ambiente della Regione Siciliana, nel 2022 (all'interno del quale vengono recepite le indicazioni del Rapporto Formez del marzo 2022), avviene attraverso l'applicazione di una tabella comparata multicriteria che confronta i contenuti di queste due strategie inserendo anche obiettivi a scala ampia e criticità ambientali della Sicilia (ALLEGATO 3).

Trattasi della valutazione di sostenibilità ambientale del FESR con il più elevato livello di complessità ma anche quella che meglio rappresenta il processo valutativo dei diversi obiettivi alle varie scale, per cui è necessario chiarire bene il percorso metodologico adottato. La valutazione ambientale per i Piani e Programmi, oltre a rappresentare un percorso di accompagnamento verso la ricerca della più generale sostenibilità ambientale (intesa, come detto, la gestione dinamica delle tre leve sociale, economica e della tutela dei sistemi biotici e abiotici), deve contenere giudizi valutativi di coerenza con le strategie generali e specifiche che definiscono il quadro di riferimento dello sviluppo sostenibile così come contenuto nel documento "Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile e giudizi sulla possibile natura degli effetti ambientali significativi prodotti delle azioni dei Piani e Programmi.

Nel caso del Programma FESR il modello valutativo adottato viene rappresentato sinteticamente in una Scheda Operativa, la quale ha il compito di rendere consequenziale e correlata la fase di verifica della coerenza esterna del FESR con la coerenza interna e con la valutazione dei possibili effetti significativi nell'ambiente.

La Scheda Operativa ha, altresì, il compito di visualizzare e ripercorrere il complesso processo di valutazione ambientale strategica adottato per il FESR (il quale risponde ai criteri di logica, razionalità e coerenza), rappresentando in modo sintetico tutte le variabili in gioco (Obiettivi strategici e Obiettivi specifici, criticità ambientali, valutazioni, etc.), sia positivi che negativi.

La Scheda Operativa si struttura due fasi valutative:

- la "Verifica di performance ambientale" degli obiettivi di sostenibilità che la Regione Sicilia si è data con il FESR (articolata a sua volta in tre livelli valutativi, uno di "Coerenza" e due di efficacia "Efficacia Obiettivi" ed "Efficacia Azioni");

- la "Verifica degli effetti degli interventi" generabili dagli interventi (opere) che danno attuazione al FESR. Tale verifica avviene attraverso l'individuazione di "Potenziali effetti negativi" generati delle opere con l'individuazione delle "Azioni per superare gli stessi", unitamente a suggerimenti ambientali per aumentare l'efficacia dell'obiettivo specifico. Inoltre, vengono individuati gli indicatori per l'eventuale "Monitoraggio"

RILEVATO che in merito al punto "f) Possibili impatti significativi sull'ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l'acqua, l'aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l'interrelazione tra i suddetti fattori. Devono essere considerati tutti gli impatti significativi, compresi quelli secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi", la CTS ha valutato i criteri definiti per la individuazione degli impatti condivisibili, così come condivisibili sono ritenuti i modelli valutativi che sono stati applicati e i temi ambientali presi in esame. In particolare "alcune tra le Tipologie interventi FESR presentano elementi di previsione di potenziali effetti negativi sull'ambiente, in particolare sulle seguenti componenti ambientali: - Suolo, Acque superficiali, paesaggio"

RILEVATO che in merito al punto "g) Misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali impatti negativi significativi sull'ambiente dell'attuazione del piano o del programma", le valutazioni di conformità delle azioni del PR FESR 2021-2027 della Regione Siciliana al principio DNSH hanno fatto emergere un generale orientamento nelle scelte del Programma al rispetto di tale principio di tutela ambientale. Infatti, all'interno dei singoli Obiettivi Strategici sono presenti diverse azioni volte alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici, all'uso sostenibile delle risorse idriche e marine, ad un avvio di una transizione verso una reale economia circolare, alla prevenzione e riduzione dell'inquinamento rispetto alle principali componenti ambientali e infine azioni volte alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi nella loro interezza e complessità.

Per le azioni per le quali sono state identificate delle criticità ambientali su uno o più dei sei obiettivi ambientali sono state identificate le misure di mitigazione, definite puntualmente per ogni caso specifico, ritenute più opportune in base alle attuali conoscenze scientifiche e tecniche. Oltre alle misure di mitigazione sono stati inoltre individuati criteri e azioni di monitoraggio ambientale.

Le azioni del PR FESR 2021-2027 e le relative misure di mitigazione (ove presenti) rendono compatibile il programma regionale con i 6 obiettivi ambientali del Green Deal e quindi conforme al principio DNSH.

RILEVATO, che in merito al punto "h) Sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o difficoltà derivanti dalla novità dei problemi e delle tecniche per risolverli) nella raccolta delle informazioni richieste" è stato tenuto conto della natura programmatoria del piano e della fissazione degli obiettivi strategici di policy già a livello unionale, quanto rappresentato nel RA e nei relativi allegati può considerarsi esaustivo, tenuto conto altresì che l'eventuale opzione zero rappresenterebbe una mancata opportunità nell'ottica di un quadro di azioni che nel loro complesso potrebbero determinare maggiori benefici anche dal punto di vista ambientale a tutto il sistema territoriale, superando nel bilancio generale i potenziali impatti negativi dettati dall'attuazione dei singoli progetti;

RILEVATO, altresì, che la valutazione delle alternative, tenendo conto dei condizionamenti imposti dalla natura del Programma e la sua dipendenza dai Programmi comunitari, nel RA vengono esposte tutte le criticità nell'individuazione delle stesse, rappresentando quanto segue: "... La generazione delle alternative e di conseguenza la valutazione delle stesse può avvenire quando vi siano le condizioni realistiche per poterlo fare, ovvero quando si è in presenza di vere e proprie strategie con caratteri chiaramente diverse le une dalle altre in un quadro omogeneo programmatorio e pianificatorio. 

.... Il PR deriva da un complesso processo di analisi e valutazione di strategie e opzioni molte delle quali con un alto profilo di natura politica, quindi ad alta autonomia, che hanno tenuto conto del precedente FESR, delle mutate condizioni socioeconomiche derivanti dalla pandemia COVID-19, dell'ampio contributo degli stakeholder e dei rigidi condizionamenti imposti dalla UE. ... Non solo ma il PR, ponendosi come obiettivo strategico il superamento le criticità della Sicilia, lette secondo i tre grandi sistemi che compongono l'ambiente, ovvero abiotici, biotici e umani, presenta una significativa efficacia. Già nella costruzione del FESR, si sono affrontate a livello politico le diverse strategie possibili del FESR,

In questo contesto il RA ha prodotto una valutazione che potrebbe essere ricondotta ad un esame delle "alternative" come evidenziato nelle Schede Operative (Allegato 3), con l'individuazione di un "Grado Gerarchico" degli Obiettivi (colonna H) e di una "Efficacia" delle Azioni (colonna L) del PR. L'unica vera alternativa al presente FESR è l'opzione "0" che dal punto di vista ambientale presenta un impatto molto negativo in quanto vengono ridotte in modo significativo le possibilità di superare le criticità ambientali presenti in Sicilia, come quelle derivanti dai fenomeni di de-antropizzazione delle aree interne per mancanza di connessione fisica, dalla gestione del ciclo unico delle acque, etc.

RILEVATO, che in merito al punto "i) Descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio e controllo degli impatti ambientali significativi derivanti dall'attuazione dei piani o del programma proposto definendo, in particolare, le modalità di raccolta dei dati e di elaborazione degli indicatori necessari alla valutazione degli impatti, la periodicità della produzione di un rapporto illustrante i risultati della valutazione degli impatti e le misure correttive da adottare" nel RA viene sviluppata la metodologia e i criteri per l'attuazione del Piano di Monitoraggio Ambientale del Programma, che viene così sintetizzato: Il Monitoraggio delle azioni del Programma che possono avere impatti significativi sull'ambiente si attua attraverso gli indicatori di processo intesi quali risultati/risposte per il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità del Programma e sono strettamente connessi al grado di attuazione del Programma. La definizione del set di indicatori di risultato/risposta, di cui alle tabelle di sintesi che seguono, è stata individuata nel Rapporto Ambientale con lo stesso procedimento utilizzato per gli indicatori di stato e di pressione. La scelta degli indicatori su cui prioritariamente avviare il monitoraggio sarà oggetto di scelta in sede di stesura del Piano di Monitoraggio Ambientale, sulla base della selezione delle Azioni del Programma che maggiormente incidono sugli Obiettivi di Sostenibilità Ambientale individuati.

In tale sede verrà anche condivisa, tra l'Autorità procedente e l'Autorità competente, l'individuazione di soglie di riferimento (target), al di sotto delle quali si valuta la necessità di implementare adeguate misure per la rimodulazione ed il miglioramento del Programma (meccanismi di retroazione) a seguito della verifica di scostamenti dalle previsioni formulati in sede di Rapporto Ambientale degli effetti prodotti dall'attuazione del Programma.

La selezione di una serie di indicatori di interesse ambientale dal set di indicatori di processo sarà utilizzata per la progettazione degli indicatori di contributo del Programma al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e alla variazione del contesto.

Il sistema di monitoraggio ha come obiettivo principale il controllo sugli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione dei piani e dei programmi approvati e la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e da adottare le opportune misure correttive. Tale processo si articola per fasi multiple e affianca e accompagna l'attuazione del Programma stesso, di seguito sintetizza le fasi del processo di monitoraggio:

1. Analisi (strutturate attraverso due momenti distinti ma circolari): Rilevamento e data sourcing che consiste nell'individuazione delle fonti, nella selezione delle tipologie di informazioni più rilevanti, rilevabili ed utili ai fini del calcolo degli indicatori. Progettazione e generalizzazione degli indicatori rispetto all'articolazione del Piano, agli obiettivi raggiungibili, alla sensibilità ai mutamenti ambientali rilevati;

2. Diagnosi (può essere di tipo ambientale o metodologica): Consiste nell'identificazione e nella descrizione delle cause degli eventuali scostamenti registrati rispetto alle aspettative, ascrivibili sia a cambiamenti intervenuti sul contesto ambientale che a problemi nell'attuazione. Può rilevare gap metodologici rispetto alla capacità degli strumenti predisposti dal Piano, dalla VAS e dal Piano di Monitoraggio Ambientale di rilevare e valutare gli effetti reali.

3. Terapia (individua se e quali azioni di riorientamento): Si riferisce ad esempio, a obiettivi, azioni, condizioni e tempi di attuazione del Programma, per verificare se è necessario renderlo coerente con gli obiettivi di sostenibilità fissati.

RILEVATO, che in merito al punto "j) Sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti", l'elaborato "Sintesi non Tecnica" allegato al RA è stato valutato come redatto in conformità all'ALLEGATO VI - Contenuti del Rapporto ambientale di cui all'articolo 13 del D.lgs. 152/2006 ss.mm.ii; e che lo stesso può ritenersi soddisfacente nei contenuti, per il fine per cui viene redatto di fornire informazione sulla valutazione ambientale svolta, anche nei confronti di un pubblico non esperto.

CONSIDERATO che nell'ambito della redazione del Rapporto Ambientale relativo alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Programma FESR di che trattasi, è stato elaborato il relativo Studio di Incidenza - Allegato 5 (VINCA Livello II - Valutazione Appropriata), redatto secondo le Linee guida nazionali per la valutazione di incidenza (VIncA) DIRETTIVA 92/43/CEE "HABITAT" ART. 6, paragrafi 3 e 4.

RILEVATO E PRESO ATTO che nelle valutazioni della C.T.S. è stato considerato che nello studio di Incidenza sono opportunamente riportate le tabelle con l'elenco di tutti i siti della Rete Natura 2000 regionale, degli habitat presenti in Sicilia e relativa codifica Natura 2000, degli Habitat Corine Biotopes della regione Sicilia, delle specie di interesse conservazionistico presenti in Sicilia e dei Macro-ecosistemi prevalenti nei siti della Rete Natura 2000 in Sicilia;

RILEVATO E PRESO ATTO che lo Studio di Incidenza è stato redatto considerando i seguenti elementi-chiave:

La valutazione terrà in considerazione il livello territoriale del FESR e l'assenza della preventiva localizzazione degli interventi e, pertanto, il livello di approfondimento sarà vincolato da detti elementi;

- I dettami dell'allegato G saranno seguiti considerando le informazioni effettivamente disponibili nei documenti del Programma FESR, oltre naturalmente a quelle sulla Rete Natura 2000;

- Saranno utilizzate ed opportunamente adattate le indicazioni del paragrafo "4.2 Proposte per l'analisi di più siti Natura 2000" del documento "VAS- Valutazione di Incidenza - proposta per l'integrazione dei contenuti" individuando macrocategorie di habitat, unità biogeografiche e/o tipologie ambientali. Pertanto, i siti potranno essere raggruppati per unità omogenee per le quali individuare dei principi e delle indicazioni generali di carattere precauzionale, considerata la natura, il livello di dettaglio e la portata del FESR; le indicazioni potranno fungere da riferimento durante l'attuazione del programma e le VIncA dei singoli interventi;

- Saranno pertanto previsti, nella metodologia di dettaglio dello Studio di Incidenza, criteri, metodi ed indicatori adeguati, basati su analisi di area vasta che andranno necessariamente ad escludere valutazioni sito-specifiche, habitat-specifiche e specie-specifiche; ovvero, non sarà svolta una valutazione su ciascun sito, habitat o specie potenzialmente interessate da azioni finanziate dal FESR;

- Se del caso, saranno incluse indicazioni per la redazione degli Studi di Incidenza degli interventi, una volta finanziati e localizzati."

PRESO ATTO che la CTS ha considerato che la Valutazione ha perseguito una modalità di analisi articolata in tre fasi:

1) Selezione delle azioni del Programma FESR di potenziale incidenza negativa sulla Rete Natura 2000, sulla base delle loro caratteristiche tipologiche generali; in questo caso, ad esempio, azioni legate ad attività di formazione sono state escluse;

2) Applicazione agli Obiettivi Specifici (OS) del Programma FESR dei criteri del potenziale tipologico e del potenziale localizzativo illustrati più avanti;

3) Stima della probabilità di incidenze potenziali negative.

Ciascuna delle quali rimanda alle rispettive tabelle con i parametri per l'applicazione del criterio di riferimento.

Il criterio del potenziale tipologico riprende e articola maggiormente il criterio usato nella fase 1). Esso considera la probabilità di interferenze negative su habitat e specie, esaminando le caratteristiche tipologiche degli interventi finanziabili nell'ambito degli OS. Ad esempio, quindi, gli impianti per la valorizzazione energetica di biomasse della frazione-organica da Rifiuti Solidi Urbani (FORSU) hanno una probabilità di interferenza su habitat e specie minore di un parco eolico.

La tabella che segue riporta i parametri per l'applicazione del criterio del potenziale tipologico.

Il criterio del potenziale localizzativo considera invece la probabilità che interventi finanziabili nell'ambito degli OS ricadano o meno in aree naturali e seminaturali e, più specificatamente, all'interno di siti della Rete Natura 2000. Tale criterio è stato applicato considerando la tipologia dell'intervento e, ove esistenti, norme specifiche della Regione Siciliana. La tabella che segue riporta i parametri per l'applicazione del criterio del potenziale localizzativo.

Una volta stimati i punteggi relativi al potenziale tipologico e del potenziale localizzativo, si passa a stimare il valore complessivo moltiplicandoli seguendo la formula:

V = PT x PL

Dove V è il valore complessivo, PT il punteggio del potenziale tipologico e PL il punteggio del potenziale localizzativo. La tabella che segue riporta il giudizio sintetico di probabilità di interferenze riferito a V.

Si tratta chiaramente di un approccio generale che, in questa fase, non può tenere in considerazione le caratteristiche tecnico-progettuali specifiche come le dimensioni, le superfici di territorio interessate o le soluzioni tecnologiche adottate, né la localizzazione specifica. Tuttavia, consente di stimare dal punto di vista probabilistico gli impatti potenziali sulla Rete Natura 2000, consentendo di ipotizzare delle linee di indirizzo per le fasi successive del Programma, riportate nel capitolo finale del presente documento.

PRESO ATTO degli esiti delle superiori valutazioni, come considerate e valutate dalla CTS, che tra le azioni con maggiore probabilità di interferenza sulle Rete Natura 2000 è la 2.2.3 (Progetti innovativi integrati di efficientamento energetico ed utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili per le isole minori non interconnesse, localizzabili nelle piccole isole) la quale assume un valore medio-alta.

Gli interventi di cui all'azione 2.4.1 (Interventi per il contrasto al dissesto idrogeologico e all'erosione costiera) assumono un valore medio; Tutte gli altri assumono invece valori con probabilità di interferenza bassi o medio-bassi.

VISTE le considerazioni e valutazioni conclusive, riportate nel parere CTS n. 3802022 come di seguito elencate:

- che è stato prodotto all'Allegato 2 la scheda di coerenza del Piano/Programma con gli strumenti programmatori di ambito regionale, dalla quale non si evincono incompatibilità, criticità e quindi incoerenze con alcuno strumento programmatico, e pertanto può considerarsi nel suo complesso condivisibile e soddisfacente.

- che la procedura in esame si riferisce al procedimento di formazione del Programma operativo FESR Sicilia 2021 -2027 avviato dal Dipartimento Regionale della Programmazione e riguarda in particolare la fase di valutazione del Rapporto Ambientale di VAS, ai sensi dell'art. 13 comma 5 del D. Lgs.152/2006 e s.m.i.

- il Programma FERS definisce una strategia di sviluppo socioeconomico fortemente vincolata agli obiettivi europei che ne costituiscono il presupposto, diretta a perseguire i 5 obiettivi strategici di policy (OP) in cui si articola la politica europea di coesione 2021-2027.

- la costruzione ed elaborazione della strategia di sviluppo posta alla base del Programma, ed esplicitate nel Documento strategico per la programmazione regionale FESR 2021 - 2027, apprezzato dalla Giunta di Governo della Regione Siciliana con Deliberazione n. 199 del 14 aprile 2022, si avvale di un percorso di condivisione partenariale, istituzionale e socio-economico, attraverso il quale sono individuati i fabbisogni e le priorità di intervento e le azioni e strumenti per il loro conseguimento.

- il RA prodotto, risulta nel suo complesso completo nei contenuti e condivisibile relativamente ai criteri perseguiti nello studio del contesto ambientale, sia per la individuazione degli impatti, così come condivisibili si ritengono i modelli valutativi che sono stati applicati, con particolare riferimento a matrici, diagrammi e tabelle di sintesi.

- nel RA, all'"Allegato 7" è stata sviluppata l'analisi SWOT quale strumento di analisi dello stato dell'ambiente che evidenzia in maniera puntuale i punti di forza, le opportunità, le criticità e le minacce, nonché la loro evoluzione probabile in caso di non attuazione del Programma, riportando quanto segue:

- l'analisi SWOT è una tecnica valutativa macro-aggregata che presenta maggiore efficacia quando viene applicata a monte dell'elaborazione di una strategia programmatoria e pianificatoria.

- Nel caso in oggetto, attraverso il Rapporto Ambientale, è possibile recuperare tutte le informazioni necessarie per popolare coerentemente i quattro campi dell'analisi SWOT.

- L'intervento FESR, che è fortemente ancorato agli obiettivi di Agenda ONU 2030 e alla nuova strategia di crescita sostenibile definita dall'UE, si pone nell'ottica del raggiungimento degli Obiettivi Strategici di Policy (OP), attraverso le seguenti priorità:

1. Priorità per una Sicilia più competitiva e intelligente;

2. Priorità Rafforzare la connettività digitale;

3. Priorità per una Sicilia più verde;

4. Priorità per una mobilità urbana multimodale e sostenibile in Sicilia;

5. Priorità per una Sicilia più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità;

6. Priorità per una Sicilia più inclusiva;

7. Priorità. Verso le strategie di sviluppo territoriale in Sicilia.

- L'analisi SWOT è stata suddivisa in funzione delle priorità contenute nella Valutazione ambientale strategica del programma regionale, per cui ogni singola priorità è associata ad un'analisi SWOT specifica.

- Con l'applicazione di questo modello è possibile evidenziare in modo chiaro e sintetico le variabili che possono agevolare oppure ostacolare il raggiungimento di determinati obiettivi del PR, distinguendo tra fattori legati all'ambiente esterno e fattori legati invece al contesto locale.

- Da questa valutazione aggregata è possibile affermare che il PR FESR si dimostra molto performante; tuttavia, per superare i punti di debolezza del "quadro di riferimento interno" sarebbe necessario:

- Applicare la gerarchizzazione delle Azioni così come emersa dal Rapporto Ambientale;

- Approfondire la fase di Monitoraggio sull'implementazione delle "Tipologie degli interventi".

- che il RA ha sviluppato in maniera sistematica come gli obiettivi di protezione e le considerazioni ambientali in genere sono state tenute in considerazione nella preparazione del Programma, specificando in particolare attraverso quali azioni del Programma si contribuisce al raggiungimento degli obiettivi, rappresentando in apposite schede operative di cui all'allegato 3, le fasi valutative sui seguenti livelli.

- nel RA è stato opportunamente sviluppato un metodo di valutazione degli effetti che il Piano/Programma potrebbe innescare sull'ambiente con riferimento alle azioni previste, rappresentando come sopra riportato, schede operative e quadri conoscitivi in grado di fornire un riscontro chiaro e immediato della "performance" ambientale del Programma in coerenza con gli obiettivi generali di sostenibilità ambientale, con altri Piani/Programmi nazionali e regionali e con le specifiche azioni previste dal Programma in argomento.

RITENUTO sulla base di quanto sopra esposto sulla base di quanto sopra esposto di poter concludere il procedimento esprimendo parere motivato (ex art. 15 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.) relativamente alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ed estendendo tale parere alle finalità di conservazione proprie della Valutazione di Incidenza Ambientale (ex art. 5 del D.P.R. 357/1997 e s.m.i.);

FATTI SALVI i vincoli e gli obblighi derivanti da ogni altra disposizione di legge e senza pregiudizio di eventuali diritti di terzi;

A TERMINE delle vigenti disposizioni

Decreta:

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente.

Art. 1

Si dispone parere motivato favorevole, ai sensi e per gli effetti dell'art. 15 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i, per la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) riguardante la proposta di "Programma Regionale FESR per il ciclo di programmazione 2021-2027 della Sicilia", presentato dal Dipartimento Regionale della Programmazione, nella qualità di Autorità Procedente, con le motivazioni di cui al Parere n. 380/2022 reso dalla C.T.S. durante la seduta del 04/11/2022 e di cui all'art. 2 del presente decreto, a condizione che siano ottemperate le previsioni di cui all'art. 3 del presente decreto.

Il parere motivato si estende alla Valutazione di Incidenza Ambientale e dispone parere favorevole alla VIncA. (ex art. 5 del D.P.R. 357/1997 e s.m.i.), concludendo in maniera oggettiva che, per il livello territoriale del FESR e l'assenza della preventiva localizzazione degli interventi, non determinerà incidenza significativa, ovvero non pregiudicherà il mantenimento dell'integrità dei sito con riferimento agli specifici obiettivi di conservazione di habitat e specie, nei limiti ed alle condizioni indicate dal Parere della C.T.S. n. 380/2022, dal Rapporto ambientale, dello Studio di incidenza e delle prescrizioni di cui all'art. 3 e 6 comma 3 del presente decreto.

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente.

Art. 2

Costituiscono parte integrante e sostanziale del presente decreto, il Parere Tecnico Specialistico ambientale n. 380/2022 del 04/11/2022 rilasciato dalla C.T.S., composto di 31 pagine e la relativa nota di trasmissione prot. DRA n 80481 del 07/11/2022 riportante la dichiarazione dei presenti firmata dal Segretario e dal Presidente della C.T.S., nonché l'attestazione di presenza dei componenti della Commissione, nel quale sono contenute le motivazioni e le considerazioni su cui si fonda la decisione di cui all'art. 1.

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente.

Art. 3

L'Autorità Procedente illustrerà, in sede di dichiarazione di sintesi (nel seguito DdS), in che modo le considerazioni ambientali sotto formulate sono state integrate nella proposta di "Programma Regionale FESR per il ciclo di programmazione 2021-2027 della Sicilia" e di come si è tenuto conto del Rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni, inclusive delle osservazioni contenute nel parere della CTS n. 380/2022, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il programma adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate. L'Autorità Procedente, pertanto, prima della presentazione del Programma per l'approvazione, provvederà alle modifiche ed alle integrazioni dei documenti di Programma e del Rapporto ambientale e della Sintesi non tecnica (parti integranti del Programma) tenendo conto di tutte le risultanze del parere motivato della CTS di cui all'art. 3. In particolare, in osservanza al Parere Tecnico Specialistico n. 380/2022 ed al presente decreto, per garantire la migliore sostenibilità ambientale del Programma, procederà secondo i seguenti indirizzi:

(1) La DdS dovrà illustrare in che modo le seguenti considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma e come si è tenuto conto del rapporto ambientale e dei risultati delle consultazioni. In detta introduzione dovranno essere richiamati i relativi capitoli della DdS per consentire anche al pubblico generico un'agevole individuazione dei temi e lettura del documento, del Rapporto Ambientale e di tutti gli studi ambientali prodotti dall'Autorità procedente

(2) Relativamente all'integrazione degli obiettivi generali e specifici di sostenibilità ambientale e del principio trasversale del DNSH e alla coerenza esterna ed interna della proposta di Programma con il complesso dei Piani e Programmi preordinati e sovraordinati, la DdS richiamerà i pertinenti capitoli del RA ambientale e le pertinenti sezioni degli Allegati al RA ove sono trattate predette tematiche, nonché per indicare, descrivere e motivare sinteticamente, anche in forma tabellare/matriciale, per ciascuno strumento considerato la coerenza, l'indifferenza e l'eventuale non coerenza attivate dal POFESR.

(3) Nella DdS dovranno essere indicati i documenti ove risulti la selezione effettuata in ordine al livello e alla scala degli indicatori utilizzati, nonché il riferimento ai principali indicatori di pressione, di stato e di risposta tipicamente ambientali pertinenti per gli obiettivi di efficacia e gli obiettivi ambientali perseguiti dalla stessa proposta di Programma per le componenti "suolo", "paesaggio e patrimonio culturale" e "sistema produttivo".

(4) Nella DdS dovranno essere indicate le aree di pregio e valore ecologico, paesaggistico, storico-culturale, agricolo e urbanistico interessate dal Piano/Programma e dalla sua strategia ambientale e di sviluppo sostenibile incardinata sui pillar 2021-2027 e/o i riferimenti alle stesse contenute nel Rapporto Ambientale e nello Studio di Incidenza Ambientale.

(5) La DdS dovrà commentare e rendere chiara e comprensibile anche ad un pubblico non esperto l'analisi SWOT ambientale condotta nel Capitolo 2 del RA, anche per problemi o rischi ambientali esistenti che potrebbero minacciare aree di particolare rilevanza ambientale, culturale e paesaggistica, nonché i territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità, di cui all'art. 21 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.

(6) Per la coerenza con gli obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti al piano o al programma, e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale, il DdS dovrà indicare le relative parti del RA ove si è tenuto conto delle relative tematiche.

(7) In relazione alle ragioni della scelta delle alternative individuate nella DdS dovrà essere data evidenza ai contenuti dell'"Allegato 3" al RA, in modo da evincersi chiaramente che il PR del FESR discende direttamente dalle disposizioni individuate dall'Unione Europea che consentono di verificare che l'alternativa selezionata risponda alla strategia complessiva della programmazione del quadro di sostegno comunitario.

(8) Dovrà essere data evidenza di come l'A.P. ha inserito, recepito e/o integrato tutte le condizioni e le integrazioni richieste dai SCMA Ente Gestore della R.N.O. "Capo Peloro", Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania, Libero Consorzio Comunale di Ragusa e ARPA Sicilia durante la II fase di consultazione nelle pertinenti sezioni del RA.

(9) Dovrà essere data evidenza di come l'A.P. ha inserito, recepito e/o integrato nel progetto del PO FESR 2021-27, le misure di mitigazione individuate nel RA relativamente alle azioni per le quali sono state identificate, nello stesso RA, delle criticità ambientali.

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente.

Art. 4

L'Autorità procedente porrà in atto tutte le procedure di informazione al pubblico previste dagli artt. 15, 16, 17 e 18 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm. ii, ed in particolare dovrà provvedere:

- alla trasmissione del Programma, del rapporto ambientale, della sintesi non tecnica, insieme con il presente parere motivato e di tutta la documentazione acquisita nell'ambito della consultazione, agli organi competenti all'approvazione del Programma;

- alla pubblicazione sul proprio sito web istituzionale del presente parere;

- alla pubblicazione sul proprio sito web istituzionale della "dichiarazione di sintesi",

- a trasmettere all'autorità competente, in formato digitale, la dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio da inserire sul proprio sito web, al fine di consentire l'attuazione di quanto previsto dall'art. 17, comma 1, e 18, comma 3.

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente.

Art. 5

Ad ogni scadenza prevista dal piano di monitoraggio da redigere ed integrare secondo le prescrizioni di cui al punto 4 e 5 dell'art. 3 del presente decreto, ovvero entro un anno dall'approvazione del Programma, l'Autorità Procedente trasmetterà all'Autorità Competente i risultati del monitoraggio ambientale e le eventuali misure correttive adottate secondo le indicazioni di cui alla lettera i) dell'Allegato VI alla parte seconda, ai fini:

- dell'espressione del parere sui risultati del monitoraggio ambientale e sulle eventuali misure correttive adottate da parte dell'autorità procedente sia per la pubblicazione

- della verifica lo stato di attuazione del piano o programma, gli effetti prodotti e il contributo del medesimo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale definiti dalle strategie di sviluppo sostenibile nazionale e regionali di cui all'articolo 34.

- della pubblicazione attraverso il sito web dell'autorità competente dei risultati del monitoraggio Le informazioni raccolte attraverso il monitoraggio sono tenute in conto nel caso di eventuali modifiche al Programma e comunque sempre incluse nel quadro conoscitivo dei successivi atti di pianificazione o programmazione relativi al Programma.

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente.

Art. 6

Il presente provvedimento è rilasciato esclusivamente per gli aspetti di natura ambientale di cui al D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. ed al D.P.R. 357/97 e ss.mm.ii. e solo per le previsioni di Programma indicate negli elaborati trasmessi a questo Assessorato.

Il presente provvedimento è rilasciato esclusivamente per gli aspetti di natura ambientale di cui al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed al D.P.R. 357/97 e s.m.i. e solo per le previsioni di Programma indicate negli elaborati trasmessi a questo Assessorato.

Pertanto, dovranno essere acquisite tutte le autorizzazioni, nulla osta e pareri necessari all'attuazione di quanto previsto nel Programma Regionale FESR per il ciclo di programmazione 2021-2027 della Sicilia.

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente.

Art. 7

Ai sensi dell'art. 17 comma 1 del D. Lgs. 152/2006, il presente decreto sarà pubblicato integralmente sul sito web istituzionali di questo Assessorato Portale Valutazioni Ambientali del Dipartimento Regionale Ambiente (https://si-vvi.regione.sicilia.it), [Codice di Procedura n. 2096] e, in ossequio all'art. 68 comma 4 della legge regionale n. 21/2014, per esteso sul portale della Regione Siciliana e per estratto sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Il Dipartimento della Programmazione, nella qualità di Autorità Procedente, provvederà alla pubblicazione del presente Decreto sul proprio sito web istituzionale.

Avverso il presente provvedimento è esperibile ricorso giurisdizionale dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) entro il termine di giorni 60 (sessanta) dalla sua pubblicazione nella G.U.R.S. o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana entro il termine di giorni 120 (centoventi) dalla medesima data di pubblicazione.

Palermo, 22 novembre 2022

L'Assessore

ELENA PAGANA

N.d.R.: Il presente decreto è tratto dal sito dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente.